Ita può decollare: ok dell’Enac alla compagnia

Rilasciato il certificato di operatore aereo e la licenza di esercizio. Il gruppo diventerà operativo a ottobre

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Ita completa una nuova tappa nel percorso che dovrà portarla fino al decollo previsto il 15 ottobre. La compagnia che dovrà prendere il posto di Alitalia – ma con una riduzione della flotta a 52 aerei, che diventeranno 105 entro il 2025 – ha infatti ottenuto le certificazioni dell’Enac e ora può guardare ai prossimi step. Primo tra tutti la vendita dei biglietti. Nel frattempo, per Alitalia sono in arrivo altri 60 milioni (la seconda tranche dei 100 milioni autorizzati con il sostegni Bis per assicurare la continuità territoriale): il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto per autorizzare lo stanziamento, che ora passa al Tesoro per la firma. Intanto ieri, come atteso, l’Ente nazionale per l’aviazione civile ha rilasciato a Ita il Certificato di Operatore Aereo (COA) e la Licenza di Esercizio di Trasporto Aereo. Lunedì la nuova compagnia aveva effettuato il volo di prova, propedeutico ad ottenere le certificazioni richieste.

Ora la compagnia "può decollare", commenta il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma, assicurando che l’Ente "continuerà nel proprio compito istituzionale e tecnico per garantire l’avvio operativo" della compagnia. L’augurio, sottolinea Di Palma, è che "la nuova compagnia di riferimento nazionale contribuisca alla ripartenza del settore". Il rilascio del COA "attesta che la compagnia è in possesso della capacità professionale e dell’organizzazione aziendale necessarie ad assicurare l’esercizio dei propri aeromobili in condizioni di sicurezza", mentre la licenza di operatore aereo "costituisce il provvedimento finale relativo alle verifiche giuridico-amministrative ed economico-finanziarie, oltre che tecnico-operative", spiega il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta, precisando che con queste due certificazioni ora "la società può avviare la vendita di biglietti".

Quello dell’avvio della commercializzazione è ora il prossimo traguardo cui si guarda. Al momento sembra però difficile che il via libera da Bruxelles possa arrivare prima di fine agosto-inizio settembre.

red. eco.