Ita, lite sul marchio Alitalia: "Costa troppo"

Il presidente Altavilla: i 290 milioni richiesti sono fuori mercato. E stringe sui tempi: il 15 ottobre bisogna partire

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di Elena Comelli

Un prezzo base di 290 milioni per comprare il marchio Alitalia all’asta? Ita non ci sta. Alfredo Altavilla, presidente di Italia Trasporto Aereo, lo definisce "irrealistico". Non nasconde il suo giudizio, che ritiene "personale", dando voce alle perplessità emerse da diversi esperti, che attribuiscono al marchio dell’ex compagnia di bandiera un valore di 145-150 milioni di euro.

"Mi sembra una valutazione non realistica e noi dobbiamo stare nel mercato", ha detto Altavilla, che si è presentato in audizione davanti alle commissioni della Camera assieme all’ad Fabio Lazzerini. E ha aggiunto: "Abbiamo convocato un cda straordinario venerdì per esaminare la questione". Per Altavilla e Lazzerini, comunque, ci sono prima altre priorità. I tempi, innanzitutto. "Ita deve partire il 15 ottobre per il semplice motivo che Alitalia dal 15 ottobre non vola più. Non ci sono possibili alternative: bisogna fare di tutto per partire", ha spiegato Altavilla ai deputati.

Ecco perché il presidente ha fretta, cosa che ha portato allo strappo con i sindacati: l’Enac ha chiesto alla newco di presentare la lista degli equipaggi che saranno nella flotta entro il 23 settembre e l’azienda ha avviato le assunzioni "sulla base dei curriculum, del merito e dell’esperienza", ha precisato Altavilla. Quanto alle critiche sindacali sul taglio delle retribuzioni proposte da Ita — inferiori secondo loro non solo ad Alitalia, ma anche alle low cost —, Altavilla replica che "le retribuzioni dei dipendenti di Ita sono assolutamente allineate" e "in alcuni casi anche superiori a quelle degli altri vettori tradizionali".

In audizione il presidente ha anche spiegato che tra i piloti che hanno mandato il loro curriculum per essere assunti dalla newco ce ne sarebbero diversi di Ryanair. "Chiediamo un tavolo di confronto con il governo, per capire se le scelte che va facendo il vertice della newco sono condivise dall’esecutivo", ha detto il senatore Salvatore Margiotta (Pd) dopo l’incontro di Pd, M5S e Leu con i sindacati.