Giovedì 18 Aprile 2024

Istat, pressione fiscale al 38%, mai così alta dal 2015

Gli italiani tendono al risparmio. Vola il Nord Est mentre il Sud arranca

Pressione fiscale

Pressione fiscale

Roma, 26 giugno 2019 - I dati dell' Istat relativi al primo trimestre del 2019 evidenziano che la pressione fiscale è risultata del 38%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel confronto con i primi tre mesi degli anni precedenti, il dato risulta il più elevato dal primo trimestre 2015.

FAMIGLIE 'FORMICHINE' - Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti in termini nominali dello 0,2%. La propensione al risparmio dei nuclei familiari è stata pari all'8,4%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

PROFITTI IMPRESE - Scende nel primo trimestre dell'anno la quota di profitto delle società non finanziarie: nei primi tre mesi del 2019 la quota e' scesa di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente portandosi al 40,7 per cento. 

VOLA IL NORD EST - Vola il Nord Est, mentre il Sud arranca. Il Pil, cresciuto dello 0,9% a livello nazionale, è salito infatti dell'1,4% nel Nord Est e di appena lo 0,4% nel Mezzogiorno. Stesso andamento per l'occupazione che segna il maggiore incremento nel Nord-est (+1,1%), soprattutto nell'industria (2,3%). Nelle regioni del Mezzogiorno l'espansione dell'occupazione risulta più contenuta (+0,7%) ma con un marcato aumento nel settore dei servizi finanziari, immobiliari e professionali. I dati sono relativi al 2018.

EUROZONA - Le prospettive per l'area dell'euro sono soggette a rischi al ribasso per effetto dell'inasprimento dei conflitti commerciali e di una "hard-Brexit".

 

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