Istat, disoccupazione al minimo dal 2012. Brusca frenata della produzione industriale

Occupazione torna ai livelli pre-crisi. Ma crescono soprattutto i contratti a termine. A luglio produzione in calo dell'1,8% rispetto a giugno: prima contrazione dal 2016

Operaio al lavoro (Imagoeconomia)

Operaio al lavoro (Imagoeconomia)

Roma, 12 settembre 2018 - Cala la disoccupazione, sale l'occupazione e raggiunge i livelli 'pre crisi' del 2008. Ma a crescere sono soprattutto i contratti a termine, a fronte del calo degli indeterminati. E' la fotografia del mondo del lavoro in Italia scattata dall'Istat nel secondo trimeste del 2018. Sempre oggi l'istituto di statistica ha diffuso i dati sulla produzione industriale a luglio 2018, registrando una "brusca discesa" con un calo dell'1,8% rispetto a giugno e una flessione dell'1,3% anche rispetto a luglio 2017 (nei dati corretti per effetti di calendario). Si tratta della prima contrazione tendenziale a partire da giugno 2016, due anni fa, e del risultato peggiore da oltre tre anni, a partire da gennaio 2015 (-1,8%). I dati grezzi segnano invece +1,8%.

OCCUPAZIONE - Nel secondo trimestre del 2018 l'occupazione cresce "a ritmi sostenuti", comunica l'Istat, con un aumento di 203 mila occupati rispetto al trimestre precedente (+0,9%, nei dati destagionalizzati). L'andamento tendenziale mostra una crescita di 387 mila occupati (+1,7% in un anno), concentrata tra i dipendenti a termine a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato (+390 mila e -33 mila, rispettivamente) e della crescita degli indipendenti (+30 mila).

Il secondo trimestre di quest'anno, commenta l'Istat, è caratterizzato da un "un deciso aumento dell'occupazione rispetto al trimestre precedente", in un contesto di diminuzione della disoccupazione e dell'inattività. E dopo 10 anni si raggiunge e supera il livello pre-crisi. "Nel secondo trimestre 2018 - sototlinea l'Istituto di statistica - si contano 205 mila occupati in più rispetto al secondo trimestre 2008. Si è raggiunto e superato il numero degli occupati del secondo trimestre 2008 e il tasso di occupazione 15-64 anni non destagionalizzato è tornato allo stesso livello (59,1% in entrambi i periodi). Negli ultimi dieci anni si sono manifestate profonde trasformazioni nella composizione". Allo stesso livello di occupati del 2008 corrisponde una maggiore presenza di dipendenti (77%; +2,8 punti), in particolare a termine (13,4%; +3,1 punti) e di lavoratori a tempo parziale (18,7%; +4,1 punti).

DISOCCUPAZIONE - Sempre nel secondo trimestre 2018, il tasso di disoccupazione scende al 10,7% e tocca il livello più basso da sei anni. Per trovare un risultato più basso bisogna tornare al secondo trimestre del 2012 (10,6%). Rispetto al trimestre precedente il calo è di 0,2 punti percentuali e rispetto all'anno precedente di 0,3 punti. Nel confronto tendenziale, per il quinto trimestre prosegue - con minore intensità - la diminuzione dei disoccupati (-34 mila in un anno, -1,2%) che riguarda soltanto il Mezzogiorno.

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