Giovedì 18 Aprile 2024

A maggio balzo degli occupati. Record contratti a termine, Di Maio: "Non è da celebrare"

L'Istat: "Crescita dell'occupazione spinta dagli ultracinquantenni". Disoccupazione ai minimi dal 2012

Un operaio metalmeccanico al lavoro (Ansa)

Un operaio metalmeccanico al lavoro (Ansa)

Roma, 2 luglio 2018 - Migliora il mercato del lavoro italiano. A certificarlo è l'Istat, secondo cui a maggio è cresciuta l'occupazione (con un boom dei contratti a termine), diminuita la disoccupazione (compresa quella giovanile) e persino l'inattività. Su base annua, invece, rileva l'Istat, "la crescita dell'occupazione appare consistente e si concentra tra i lavori a termine e, con riferimento all'età, tra i 15-34enni e soprattutto tra gli ultracinquantenni". Intanto, viene evidenziato, "prosegue la contrazione della disoccupazione, che dopo i livelli massimi toccati a fine 2014 è tornata sui livelli della metà del 2012". E "continua anche il calo dell'inattività, che si mantiene sul minimo storico".

DISOCCUPAZIONE - A maggio il tasso di disoccupazione scende al 10,7%, in calo di 0,3 punti percentuali su base mensile. Si tratta del livello più basso da agosto del 2012. L'Istituto fa notare come la stima delle persone in cerca di occupazione a maggio registri un "forte calo" (-2,9%, pari a -84 mila). La diminuzione della disoccupazione riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età. Il numero dei disoccupati così scende a 2 milioni 793 mila. In calo anche la disoccupazione giovanile (15-24 anni): il tasso a maggio scende al 31,9% (-1,0 punti percentuali su aprile). In questo caso si tratta del valore più basso dal gennaio del 2012, quindi da oltre 6 anni.

OCCUPATI - "Sensibile aumento" per quanto riguarda gli occupati che a maggio toccano quota 23 milioni 382 mila. A maggio la crescita è di 114 mila unità su aprile (+0,5%) e di 457 mila su base annua (+2,0%). Sale anche il tasso di occupazione (58,8%) che tocca il livello più alto dal 2008, ovvero da dieci anni. In termini congiunturali il rialzo riguarda i 25-34enni (+31 mila) e, soprattutto, gli ultracinquantenni (+98 mila), coinvolge uomini (+80 mila) e donne (+35 mila). Crescono nell'ultimo mese sia i dipendenti permanenti (+70 mila) sia quelli a termine (+62 mila), mentre risultano in lieve flessione gli indipendenti (-18 mila). Su base annua l'espansione interessa uomini e donne e si concentra tra i lavoratori a termine (+434 mila), mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti e sono in lieve ripresa gli indipendenti (+19 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+468 mila) e i 15-34enni (+106 mila) mentre calano gli occupati tra i 35 e i 49 anni (-116 mila).

A TERMINE - Se sale il numero degli occupati, sale ancora a maggio il numero dei dipendenti a termine (+62 mila unità su aprile) portando il totale a 3 milioni e 74 mila. Una soglia che fa aggiornare di nuovo il record storico (le serie partono dal 1992). Si tratta del quinto aumento consecutivo per la categoria.

DI MAIO POLEMICO - "E' tutto un celebrare ma è un record del precariato". Cosi' il ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, commenta i dati Istat sull'occupazione. "Abbiamo seminato un nuovo record del precariato dello Stato italiano", ha detto Di Maio nel corso di una conferenza stampa al ministero del Lavoro. Secondo il ministro i dati Istat rilevano i contratti "ma se vogliamo parlare di ore di lavoro che mancano - ha sottolineato - di precarietà, di anti depressivi perché aumenta l'incertezza, da quel lato non dobbiamo celebrare come in passato. Se vogliamo celebrare il lavoro deve essere stabile e dignitoso".

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