Martedì 23 Aprile 2024

Zurich aiuta i giovani a entrare nel mondo del lavoro

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DIFFICOLTÀ a entrare nel mondo del lavoro e grande bisogno di formazione professionale. Ecco, in sintesi, la condizione di molti giovani italiani secondo la fotografia non molto confortante scattata da alcune analisi internazionali. Nell’indice globale dello sviluppo giovanile (Global Youth Development Index) l’Italia è al 23esimo posto nella classifica mondiale e in 16esima posizione tra i 28 paesi europei. Siamo dunque nella parte bassa della graduatoria del Vecchio Continente, vulnerabili di fronte alle sfide della digitalizzazione. Soltanto il 38% dei giovani italiani, infatti, ha livelli avanzati di competenze digitali, rispetto a una media europea pari al 55%. Preso atto di questo scenario, il gruppo assicurativo Zurich ha messo in campo in Italia diverse iniziative per i giovani, basate su un tris di fattori: formazione, digitalizzazione e innovazione. I programmi dalla compagnia si muovono ad ampio raggio, attraverso collaborazioni con le università, le scuole superiori e altre iniziative per la valorizzazione dei giovani dotati di talento o per quelli che hanno invece maggiori difficoltà a trovare una propria collocazione nel mondo produttivo.

"Il nostro futuro, come parte integrante dell’economia del Paese, è necessariamente legato al futuro dei giovani", dice Giovanni Giuliani (nella foto a sinistra), country ceo di Zurich Italia, che aggiunge: "Siamo in diretto contatto con più di 2 milioni di famiglie, tra clienti, partner e dipendenti e, nell’anno del nostro 120esimo anniversario in Italia, abbiamo deciso di investire in formazione, digitalizzazione e innovazione per tutelare il futuro delle nuove generazioni". Il gruppo Zurich collabora da anni con importanti atenei del nostro Paese come l’Università Bocconi e il Politecnico di Milano. Con queste due prestigiose università la compagnia supporta iniziative che si basano su alcuni valori-chiave come l’innovazione, l’integrazione virtuosa, la valorizzazione delle singole specificità e la commistione di abilità tipiche del mondo STEM (science, technology, engineering and mathematics), un termine utilizzato per indicare le discipline scientifico-tecnologiche. Ci sono poi iniziative con partner al di fuori del mondo accademico come la fondazione Generation Italy, creata dalla nota multinazionale della consulenza McKinsey.

Ai giovani è dedicato anche un altro programma di formazione targato Zurich. Si chiama Digital Factory, si sviluppa lungo 17 settimane e include attività che hanno lo scopo di formare la figura di un data analyst. Al termine del percorso, i giovani partecipanti saranno coinvolti in processi di selezione del personale, attraverso colloqui con il team delle risorse umane della compagnia, con la possibilità di svolgere un’esperienza di tirocinio lavorativo. L’impegno del gruppo assicurativo Zurich nelle attività di formazione ha però come destinatari anche i giovani che trovano un po’ più di difficoltà a iniziare il loro percorso di carriera. La compagnia collabora infatti con la nota organizzazione no profit Action Aid nel progetto Lavoro di Squadra, ideato per favorire il reinserimento dei giovani NEET (not in education, employment or training), una sigla che identifica tutti quei giovani che hanno terminato il percorso di studi ma non lavorano ancora né frequentano un percorso di formazione professionale.

Purtroppo in Italia i NEET sono tantissimi: circa il 24% della popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni, una percentuale tra le più alte in Europa. In questo scenario, il progetto Lavoro di Squadra ha coinvolto finora 327 giovani e oltre 100 dipendenti di Zurich volontari, con programmi di career coaching, termine inglese che identifica tutti quei programmi messi in atto con lo scopo di aiutare le persone a identificare le loro vocazioni lavorative e il percorso di carriera e di formazione più adatto. È rivolto invece agli studenti delle superiori il progetto Zurich@school, che coinvolge i ragazzi destinatari dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, ribattezzati più di recente con la sigla PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). In linea con lo "spirito" dei PCTO, Zurich Italia incoraggia con i suoi percorsi per gli studenti la generazione di idee in ambito assicurativo, per indagare direttamente con le nuove generazioni il significato che loro danno alla prevenzione e alla protezione, garantendo poi agli stessi ragazzi un’esperienza aziendale.

L’impegno della compagnia assicurativa verso i giovani si concretizza però anche con iniziative a favore delle startup, cioè le aziende e le idee imprenditoriali innovative che si trovano però ancora in una fase embrionale. Già dal 2018 è stata creato lo Zurich Innovation Championship, una delle più grandi competizioni di startup assicurative al mondo, che ha visto la partecipazione di oltre 4 mila realtà da tutto il globo. Le startup selezionate possono beneficiare di un finanziamento per mettersi alla prova e lavorare a un piano di crescita operativo, affiancate da un team di esperti di innovazione interno a Zurich. Tra le realtà selezionate vi è anche Garanteasy, startup italiana vincitrice dell’edizione 2022 e attualmente in fase di incubazione.

Andrea Telara