Giovedì 18 Aprile 2024

Volume Profile per anticipare i trend dei listini

Alessandro Aldrovandi

Alessandro Aldrovandi

"VOLUME PROFILE, una strategia per anticipare i trend di mercato". E’ il titolo della dispensa, a cura di Alessandro Aldrovandi, che inaugurerà oggi, lunedì 17 febbraio, la seconda settimana della quarta edizione di YouFinance. Una guida, scaricabile gratuitamente da www.youfinance.it, nella quale si spiega dettagliatamente e con l’ausilio di numerosi esempi pratici e grafici, come i volumi per livello di prezzo permettano di osservare particolari configurazioni grafiche a forma di "campana", i cui estremi rappresentano i breakout per aprire le posizioni rialziste e ribassiste. Inoltre, rivelano la presenza delle mani forti e dei più importanti supporti e resistenze. Cinquant’anni, modenese, laureato a pieni voti in Economia e Commercio, socio ordinario AIAF e professional SIAT, Aldrovandi – tra i protagonisti anche di questa quarta edizione del percorso formativo gratuito realizzato da TraderLink e QN Economia & lavoro – si occupa di mercati finanziari da più di 20 anni. Ha lavorato in Bluinvest.com, Epta Sim, Private & Consulting Sim ed è stato gestore di Aleph Sicav. Dal 2002 è un trader libero professionista che si dedica principalmente alla negoziazione per conto proprio di futures, azioni ed Etf, italiani ed esteri, sia con strategie discrezionali che quantitative. Organizza periodicamente corsi di formazione, anche in collaborazione con i più importanti broker online, è stato più volte relatore nei principali eventi finanziari e di trading oltre ad aver scritto diversi manuali di successo sui mercati e il modo di operarvi, offrire servizi di consulenza generica e diffondere le proprie analisi su www.strategieditrading.it.

In tutte le sedute di Borsa e per qualunque strumento finanziario (azioni, obbligazioni, futures, ecc.), spiega Aldrovandi introducendo la sua dispensa, "è possibile osservare come la rappresentazione grafica del Volume Profile assume configurazioni ben riconoscibili". La più importante tra queste è la cosiddetta ‘campana’, ossia una congestione di volumi che si concentra intorno a un range di prezzi, con una porzione centrale di volumi molto consistenti e, lateralmente, due aree vicine in cui i volumi tendono a decrescere. E per mostrare questa formazione, Aldovrandi porta l’esempio grafico del titolo Intesa Sanpaolo e la campana che si era formata nella prima parte della seduta dell’11 febbraio 2009. Ma perché si formano le ‘campane’? "Si crede – risponde Aldrovandi – che il motivo sia da ricercarsi nel comportamento degli operatori finanziari e nella psicologia che li guida". Quindi si possono studiare le fasi di trading che permettono di comprendere il significato delle campane del Volume Profile. In apertura di seduta si forma un’area neutra (la fase di congestione) che tende ad ampliarsi a causa degli operatori che cominciano ad aprire le proprie posizioni rialziste e ribassiste, a seconda delle proprie convinzioni.

Poi la casualità delle operazioni porta i prezzi a realizzare un trend e a creare una fase di stress per chi mantiene le posizioni in perdita. Quindi lo stress si trasforma in fase di panico quando i prezzi raggiungono un livello che corrisponde alla "massima perdita sopportabile" dai trader rimasti in posizione dalla parte sbagliata. Infine, a questo punto, scattano tutti gli ultimi stop loss (sia degli istituzionali che dei privati, sia quelli automatici che quelli discrezionali) e i prezzi accelerano ulteriormente, confermando e rafforzando il trend primario. E durante una seduta di Borsa, conclude Aldrovandi, si possono formare anche tre o più campane, sempre a partire dalla corretta individuazione dell’area neutra iniziale.