"Treasury bond Usa contro lo stress dei mercati finanziari"

OCCHIO a non esporsi troppo al rischio. E’ la raccomandazione giunta da Vincent Chaigneau, responsabile della ricerca di Generali Investments, che di recente ha dedicato un’ampia analisi al crack di Silicon Valley Bank (SVB) e di Signature Bank, gli istituti finanziari statunitensi finiti in dissesto nelle scorse settimane. "La crisi affrontata dalle due banche è dettata da una classica corsa agli sportelli, nell’era digitale", sostiene Chaigneau, che considera un passo importante l’intervento della Federal Reserve e del Tesoro degli Stati Uniti, che hanno avviato "un programma di sostegno alla liquidità ed esteso la protezione delle giacenze anche ai grandi depositari di tutte le banche". La decisione, secondo l’analista di Generali Investments, "serve per contenere la crisi del mercato ed evitare che si riversi sulle istituzioni sane, pur sollevando (ancora una volta) preoccupazioni di rischio per il futuro". Questa crisi per Chaigneau creerà ostacoli al sistema finanziario statunitense, "portando a una maggiore concentrazione dei depositi a favore dei grandi istituti e limitando l’erogazione del credito all’economia in generale".

Siamo di fronte dunque a uno scenario complesso capace di rendere ancor più difficile il lavoro delle banche centrali che da tempo, sia negli Stati Uniti che in Europa, sono impegnate nell’alzare i tassi di interesse per fermare l’inflazione. Visto che la crisi di Silicon Valley Bank è stata accelerata anche dall’aumento dei tassi, ci sarà probabilmente un rallentamento della politica monetaria restrittiva delle banche centrali (o almeno da parte della Federal Reserve). Per Chaigneau non ci sarà però una vera e propria pausa nei rialzi. Il che rende il quadro ancor più complicato. Proprio per queste ragioni, l’analista di Generali Investments ritiene "più convincente la scelta di mantenere per ora un’esposizione prudente verso gli investimenti rischiosi.

Come scudo per giocare in difesa, un’ idea apprezzabile è mantenere ancora nel portafoglio una bella dose di Treasury bond, cioè i titoli di stato americani che "continuano a essere una buona copertura contro lo stress dei mercati finanziari". Nonostante la scorsa settimana ci sia stato un crollo in borsa delle azioni delle banche europee, per Chaigneau gli istituti del Vecchio Continente appaiono meglio posizionati rispetto alle loro omologhi statunitensi, sia per il grado di rischio che incorporano che per la valutazione dei loro titoli.