TEMPO E PAZIENZA ALLEATI DEGLI INVESTITORI

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CHI E CHE COSA influisce sulle nostre scelte di investimento. E quanto sia importante il fattore tempo. Sono i due, importanti temi legati alla gestione dei risparmi, protagonisti della seconda puntata del cortometraggio Il Circolo pensato da due esperti nella gestione di grandi patrimoni: Francesco Cenerini e Mirko Cocconcelli. "La nostra esperienza professionale – spiegano – ci ha portato nel tempo a considerare che sia molto più forte, nel momento di scegliere un investimento, inseguire il tam-tam mediatico dei guadagni folli come quelli promessi sul Bitcoin piuttosto che la conoscenza personale dell’azienda quotata del territorio in cui si vive o da tifosi acquistare le azioni della Juve o della Roma".

Ancora di più, aggiunge Cenerini "risulta più potente una chiacchierata al bar con l’amico che ha guadagnato sulla fantomatica azione "bazza", le chiacchiere da spogliatoio di circolo del tennis o i consigli dei siti di finanza". Invece? "Invece – risponde Cocconcelli - queste situazioni sono classificate dagli studi e dai testi di finanza comportamentale come i classici errori cognitivi che spingono gli investitori ad affidarsi a ciò che è ritenuto familiare e conosciuto: decisioni che ci fanno sentire "a casa", quindi bene".

Ma investire in ciò che conosciamo o crediamo di conoscere è la scelta giusta? "Purtroppo – avvertono i due esperti di grandi patrimoni – è spesso causa di gravi errori di investimento". Quello fondamentale è iniziare dalla parte opposta dell’analisi: la prima e unica cosa che il risparmiatore dovrebbe chiedersi infatti è "in quale fase della vita mi trovo?". E questo sia dal punto di vista personale che economico, reddituale e previdenziale. La domanda corretta è chiedersi quali risorse ho a disposizione e quali sono i miei obiettivi di breve termine a 23 anni, di medio periodo a 56 e di lungo oltre i 10 anni.

"Detta così – sottolinea Cenerini – non sarebbe una cosa difficile. La nostra esperienza professionale però ci racconta che focalizzare il risparmiatore su questi temi è piuttosto complesso. Esiste infatti poca accettazione nello sposare il concetto di metodo e pianificazione rispetto al "tutto e subito", al "momento buono" o "l’investimento che mi farà diventare ricco".

Ma qual è – eccoci al fattore tempo – il momento buono? Tutto dipende da dove si vuole andare e su quali orizzonti temporali fare muovere i propri investimenti. Per questo, concludono Cenerini e Cocconcelli, "ciò che ci deve guidare sarà la nostra autoanalisi personale, la condivisione di obiettivi e tempi, la costruzione equilibrata e diversificata in maniera efficiente di un asset finanziario dal punto di vista statistico e di rapporto rischiorendimento equilibrato. Gli ingredienti finali sono il tempo e la pazienza, due grandi alleati, poco appetibili per il risparmiatore ma molto redditizi. Disponibili sempre e senza scadenza. Quindi i rendimenti di un buon portafoglio non li fanno solo i mercati ma soprattutto le buone decisioni, le corrette aspettative iniziali e i buoni comportamenti nel corso del viaggio".