Shopping più sicuro con le carte prepagate

CARTE DI CREDITO E DI DEBITO, carte bancomat o carte prepagate. È ormai assai ampio lo spettro di strumenti di pagamento che le banche italiane offrono ai loro clienti, associate ovviamente ai conti correnti. Ci sono le carte di credito, che si appoggiano a grandi circuiti internazionali come Visa, American Express o Mastercard e consentono al titolare di spendere un importo di denaro nel corso di tutto il mese (entro determinati limiti), ma l’addebito della somma scatta di solito alla metà del mese successivo.

Diverso è il funzionamento delle carte di debito, che si appoggiano come le credit card ai grandi circuiti internazionali ma prevedono l’addebito immediato sul conto della somma spesa. Quando il titolare effettua il pagamento in un negozio o al ristorante, subito si vede prelevato in banca l’importo di denaro speso. Oltre alle carte di debito e credito, ci sono poi le popolarissime carte bancomat, che funzionano più o meno come quelle descritte in precedenza, se non per qualche piccola differenza tecnica.

Le carte bancomat, nate molti anni fa con lo scopo originario di consentire i prelievi di contante agli sportelli automatici fuori dagli orari di apertura delle agenzie, si appoggiano a un circuito di pagamenti diverso da quello delle credit e debit card. A gestirlo è una società che si chiama Bancomat spa ed è partecipata da ben 122 istituti di credito italiani. Completano il quadro degli strumenti di pagamento elettronici le carte prepagate e ricaricabili, che non prevedono l’addebito sul conto dopo l’esecuzione della spesa, ma in una fase precedente.

È infatti il titolare a caricare sulla carta preventivamente un importo di denaro (plafond), un tetto massimo di spesa oltre il quale la carta non può essere utilizzata. Per poterla usare nuovamente, bisogna ovviamente ricaricare di nuovo un importo di denaro, attraverso il proprio conto, un po’ come si fa con il credito del cellulare. Le prepagate sono un fenomeno che si è diffuso molti anni fa in Italia, soprattutto tra quei consumatori che temevano di subire frodi durante gli acquisti su internet e volevano contenere entro il limite del plafond eventuali addebiti fraudolenti.

Andrea Telara