Martedì 23 Aprile 2024

"Rendimenti? Rotta sull’Asia"

"Rendimenti? Rotta sull’Asia"

"Rendimenti? Rotta sull’Asia"

EUROPA O STATI UNITI? Per gli investitori che vanno a caccia di rendimenti anche in un momento "delicato" come quello attuale, meglio non precludersi una terza possibilità e fare rotta verso l’Asia. Ne è convinto George Gosden (a destra), gestore del fondo Threadneedle (Lux) Asian Equity Income della casa d’investimenti internazionale Columbia Threadneedle Investments. "Già prima dell’esplosione delle tensioni in Ucraina, il 2022 si presentava come un anno di grandi cambiamenti sui mercati", dice Gosden, che evidenzia come "i fattori geopolitici abbiano aumentato ulteriormente la volatilità, già presente a causa dell’inflazione e del cambio di rotta nella politica monetaria". Quindi, secondo il gestore, "in questo momento è molto importante non farsi trasportare dall’emotività e focalizzarsi sugli obiettivi di lungo periodo, perché la storia insegna che i mercati sono in grado di superare crisi come queste".

Nello scenario appena descritto, per Gosden ci sono almeno due fattori a sostegno del mercato azionario dell’Asia: il primo è rappresentato dalle valutazioni dei titoli più contenute rispetto ad altri mercati. Il secondo è la crescita dei dividendi (cioè degli utili distribuiti ogni anno dalle aziende ai propri azionisti) che negli ultimi 20 anni hanno contribuito per circa il 40% al ritorno complessivo degli investimenti. "In un contesto in cui i tassi di interesse sono in rialzo, avere un supporto dalla distribuzione dei dividendi può essere un elemento che fa la differenza per chi investe sui mercati azionari", dice il gestore, che sottolinea anche un altro aspetto: sul mercato asiatico, gli stessi dividendi sono ben diversificati per paesi e per settori, una caratteristica che li rende più sostenibili nel tempo. Non a caso, la percentuale di società asiatiche che distribuiscono una parte dei propri profitti alla fine di ogni esercizio supera il 90% ed è ben più elevata rispetto al resto del mondo. Basti pensare che, tra i titoli quotati sui mercati dell’Asia, oltre il 43% ha un dividend yield (cioè un rendimento sotto forma di dividendi rapportati al prezzo) superiore al 3%. Molte di queste aziende appartengono tra l’altro a settori in notevole crescita come il comparto tecnologico, dove abbondando le società che macinano ogni anno una montagna di ricavi e di profitti.