Mercoledì 24 Aprile 2024

Quattrocento miliardi per sostenere famiglie e imprese

CON L’AUTUNNO alle porte e il perdurare della crisi geopolitica, famiglie e imprese si interrogano su cosa accadrà nei prossimi mesi. Tra caro-energia, impennata inflazionistica, aumento dei prezzi al dettaglio, l’incertezza domina. In questo contesto, significativo il ruolo del primo gruppo bancario per dimensione sul territorio nazionale: Intesa Sanpaolo ha previsto interventi a sostegno di una crescita sostenibile e inclusiva del Paese nell’ambito del Next Generation Eu per 400 miliardi di euro a medio e lungo termine, di cui 270 destinati alle imprese nell’arco del Pnrr 2021-2026. "La sostenibilità e l’indipendenza energetica giocano un elemento fondamentale nei vari distretti produttivi", spiega il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina (nella foto in alto). "La tenuta del tessuto sociale è una priorità assoluta, è necessario garantire disponibilità finanziarie e progetti, il perdurare del conflitto in Ucraina contribuirà a rafforzare le tensioni inflazionistiche che stanno comportando per le famiglie con redditi bassi dei costi insostenibili. Noi come banche abbiamo la possibilità di fare la differenza in una fase come questa".

La competitività del sistema produttivo italiano può essere la chiave di volta per il successo del Pnrr. Ammonta ad oltre 20 miliardi di euro il sostegno di Intesa Sanpaolo alle imprese italiane per affrontare la crisi energetica e il contesto determinato dalla guerra in Ucraina: 12 miliardi di plafond per fronteggiare i rincari di gas ed energia – di cui 10 miliardi stanziati a giugno e innalzati a 12 pochi giorni fa con una nuova misura straordinaria – altri 4 miliardi per accompagnare la transizione digitale delle imprese, 3 miliardi per il mondo agribusiness grazie all’accordo con Coldiretti, 1,2 miliardi per il turismo (in aggiunta ai 2 già stanziati durante la pandemia). "Con il perdurare del conflitto, la prospettiva degli investimenti delle aziende diventa un ulteriore punto di attenzione, ma il settore imprese rimane forte. Certamente l’incertezza rallenta i consumi e gli investimenti, ma le aziende del Paese vanno rafforzate con ogni intervento necessario". A fianco delle imprese, dunque, ma anche delle famiglie, con una solidarietà che diventa tangibile attraverso la donazione di 10 milioni per sostenere i bisogni della popolazione ucraina. "Abbiamo voluto destinare una quota importante della nostra donazione a due partner di assoluta preminenza: l’Unhcr e la Caritas Italiana – continua Messina – Con la raccolta fondi avviata sulla nostra piattaforma For Funding a favore di Unhcr invitiamo aziende e famiglie a unirsi a noi in questo grande progetto umanitario".