Venerdì 19 Aprile 2024

Poste Italiane la svolta è già qui: sostenibilità in otto mosse

Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane

Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane

INTEGRITÀ e trasparenza, valorizzazione delle persone, diversità e inclusione. Ma anche valorizzazione del territorio, customer experience, e innovazione, transizione green e finanza sostenibile. Sono gli otto pilastri su cui poggia l’impegno del gruppo Poste Italiane sul fronte della sostenibilità, attraverso il suo Piano Esg (environmental, social and governance), una sigla ormai ampiamente utilizzata nella businesscommunity internazionale, per indicare l’azione messa in campo da un’impresa nella tutela dell’ambiente, nella responsabilità sociale e nella trasparenza della governance. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante è da tempo una piattaforma multicanale che opera nei servizi logistici, finanziari, assicurativi, nei sistemi di pagamento e nella telefonia. Il suo contributo all’economia nazionale è certificato dai numeri: ogni giorno circa 20 milioni persone entrano in contatto con l’azienda che nel 2021, in termini di Pil, ha dato un contributo all’economia nazionale di 12,5 miliardi di euro, garantendo alle casse dello Stato un gettito fiscale pari a circa 2 miliardi di euro. Sul fronte dell’occupazione, i lavoratori coinvolti lungo tutta la filiera produttiva di Poste Italiane, sempre nel 2021, sono stati circa 183 mila, per un totale di 7,3 miliardi di euro di redditi da lavoro. È dunque facilmente intuibile perché un gruppo così strategico nell’economia nazionale non può ignorare i temi Esg. Non a caso, il piano finanziario dell’azienda, che si intitola "2024 Sustain & Innovate Plus", prevede investimenti per 3,1 miliardi di euro, partendo da un obiettivo prefissato: "Crescere responsabilmente grazie al decisivo contributo delle proprie persone per il successo sostenibile, l’innovazione, la digitalizzazione e la coesione sociale del Paese".

Gli obiettivi di sostenibilità di Poste Italiane sono stati individuati prendendo a riferimento target stabiliti a livello globale dalle Nazioni Unite. E, in particolare, i Sustainable Development Goals (SDGs), cioè gli obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti dall’Onu nella sua Agenda 2030. Ma come si manifesta, nel concreto dell’attività aziendale, questo impegno di Poste Italiane sul fronte della sostenibilità? Innanzitutto, il gruppo guidato da Matteo Del Fante sottolinea l’impatto positivo che il suo business genera sull’economia e la società. Nel 2021, circa l’85 per cento della ricchezza prodotta da Poste Italiane è stata distribuita agli stakeholder, cioè ai portatori di interessi economici rilevanti nei confronti dell’azienda come i dipendenti e i fornitori. Quest’ultimi, per esempio, nell’esercizio scorso hanno beneficiato del 31,4% della ricchezza totale prodotta dall’azienda, mentre la quota a beneficio dei dipendenti è stata ancora più alta e ha raggiunto il 53,47%. Sul fronte ambientale, invece, il gruppo prevede di ridurre del 30% le emissioni totali inquinanti entro il 2025 e a raggiungere entro il 2030 la carbon neutrality (cioè uno stato di emissioni nette di anidride carbonica pari a zero), in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall’Unione Europea. Già oggi, però, il 98% del fabbisogno di energia elettrica del gruppo proviene da fonti al 100% rinnovabili, certificate con garanzia di origine. Per centrare gli obiettivi ambientali, ci sono diverse linee di azione tra cui, per esempio, l’adozione entro il 2025 di una flotta di mezzi green a basse emissioni, che determinerà una riduzione di Co2 pari a quella ottenuta con circa 80mila alberi.

Nel piano del gruppo dedicato alla Diversity & Inclusion sono invece contemplati oltre 10 progetti a sostegno dell’equità di genere per rimuovere gli ostacoli allo sviluppo di carriera delle dipendenti donne. Per tutti i dipendenti sono stati avviati per esempio dei percorsi e-learning (cioè di formazione a distanza online) proprio sui temi della Diversity&Inclusion. Il tema è ovviamente molto sentito in un’azienda in cui vi è una forte presenza femminile: oggi oltre la metà della forza lavoro di Poste Italiane (53%) è infatti rappresentata da donne, con una quota 44,4% tra i componenti del CdA, del 46% tra quadri e dirigenti e del 59% tra i direttori di ufficio postale. Anche alcune posizioni apicali sono occupate da donne, come nel caso della Presidente.

Ci sono poi alcune iniziative a sostegno delle lavoratrici con figli neonati come la concessione del 100% della retribuzione per i cinque mesi di maternità fino alla istituzione dei parcheggi "rosa", riservati a chi è in stato di gravidanza. Per quanto riguarda la fascia di dipendenti più giovani, Poste Italiane prevede invece che il 25% della forza lavoro sarà rinnovata di qui al 2024, per portare nuove competenze digitali all’interno dell’azienda, in particolare con il rafforzamento e l’espansione in alcune aree come il contrasto alle frodi sulle carte e sui pagamenti digitali e la consulenza finanziaria. Nello specifico, i consulenti finanziari diventeranno 10mila nei prossimi anni, rispetto agli 8mila attuali.