Giovedì 25 Aprile 2024

"L’ORO È A BUON PREZZO, L’INFLAZIONE FA I GIOCHI"

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"L’ORO sembra interessante al momento in quanto i prezzi restano molto al di sotto del picco osservato un anno fa nell’incertezza legata alle nuove varianti del Coronavirus". Parola di Ned Naylor-Leyland (a sinistra, in alto), esperto del mercato dei metalli preziosi che ricopre la carica di head of Strategy, Gold & Silver, per la casa di gestione internazionale Jupiter AM, che individua alcuni fattori capaci di giocare a favore delle quotazioni del metallo giallo.

Quali sono questi fattori?

"Innanzitutto è bene fare una premessa sullo scenario che stiamo attraversando. Le banche centrali di tutto il mondo hanno risposto alla pandemia di Covid con iniezioni di liquidità e hanno ridotto i tassi di interesse per rilanciare la crescita. Una serie di lockdown per contenere la diffusione del Coronavirus ha interrotto nei mesi scorsi l’attività economica in modo significativo. Ma i progressi fatti sul fronte della campagna vaccinale, in particolare nel mondo sviluppato, possono potenzialmente offrire ancor più impulso all’inflazione. Tuttavia, il contesto macroeconomico è incerto, poiché l’emergere di nuove varianti del virus minaccia di ritardare un ritorno più rapido alla normalità. Il panorama della politica monetaria resterà in gran parte invariato per i prossimi mesi".

Dunque?

"In questo scenario complesso, è importante valutare le opzioni a disposizione degli investitori. Qualsiasi considerazione a proposito dell’inflazione fa entrare direttamente in gioco anche l’oro, che è tradizionalmente considerato una copertura naturale contro l’aumento dei prezzi. L’oro e l’argento sono ritenuti infatti beni rifugio e asset utili a diversificare il portafoglio. Ma i prezzi dell’oro sono attualmente molto al di sotto del picco osservato un anno fa".

È per questo motivo che il metallo giallo può essere considerato interessante?

"Sì. Se si considera l’acquisto di un bene in previsione della sua crescita futura, in questo momento l’oro sembra particolarmente interessante, mentre l’argento ha dominato nella prima metà del 2021. Tale convenienza del metallo giallo è legata anche alla dinamica dei tassi reali".

In che senso?

"Oggi c’è una notevole divergenza tra il prezzo dell’oro e i saggi di interesse reali (cioè i tassi che tengono conto anche degli effetti dell’inflazione, ndr). Quest’ultimi sono di solito inversamente correlati rispetto alle quotazioni del metallo giallo: se i tassi reali scendono, il prezzo dell’oro è in genere destinato a salire, e viceversa".

Quali conseguenze può avere questo scenario?

"In passato, la divergenza tra prezzi dell’oro e tassi reali si è già verificata ma ha avuto una durata breve, di circa un trimestre o al massimo di sei mesi. Se la storia insegna, ci sarà in futuro un movimento dei tassi reali o dell’oro. Le possibilità sono due: o le quotazioni del metallo giallo avranno un forte rally sul mercato, o i tassi reali sconteranno un sell-off deflazionistico (cioè una fase di vendite sul mercato che farà calare le spinte inflazionistiche). Una situazione simile a quella di oggi si è verificata anche nel 2019 ed è culminata in un rialzo consistente dei prezzi dell’oro calcolati in dollari".

Quindi, quali sono i fattori che potrebbero far pendere la bilancia a favore dell’oro?

"Un primo fattore potrebbe essere legato al caso in cui l’inflazione diventasse più evidente e i mercati cominciassero a credere che stia diventando permanente e non temporanea. Un forte aumento dell’inflazione è infatti sempre difficile da prevedere. Un altro fattore potrebbe essere un cambiamento nella narrativa della Federal Reserve (a sinistra, in basso, il governatore Jerome Powell). La variante Delta del Coronavirus ha persino messo in dubbio l’efficacia della campagna vaccinale e potrebbe spingere la Fed a stampare ancor più moneta invece che iniziare una politica monetaria più restrittiva con l’aumento dei tassi. Al momento, gli investitori in oro sono in attesa. L’idea di un’inflazione transitoria e quella di un inasprimento della politica monetaria sono già state messe in conto dai mercati obbligazionari. Se una o entrambe si riveleranno sbagliate, allora si aprirà uno scenario positivo per l’oro".

Ma perché la fiammata dell’inflazione, che oggi tutti reputano transitoria e legata alla ripresa economica post pandemia, dovrebbe rivelarsi invece meno temporanea del previsto?

"Uno dei motivi per cui l’inflazione potrebbe rivelarsi più duratura di quanto percepito da molti è che ci troviamo in un superciclo monetario piuttosto che in un superciclo delle materie prime. Man mano che le banche centrali continueranno a pompare denaro nel sistema finanziario, gli investitori potrebbero allontanarsi dalla liquidità e dalle obbligazioni e guardare ad asset reali, compreso appunto l’oro".

Andrea Telara