Giovedì 25 Aprile 2024

L’importanza di saperli maneggiare con cura

UN TONFO DI OLTRE IL 33% in 12 mesi. È la performance tutt’altro che lusinghiera registrata nell’ultimo anno dal Nasdaq Composite, l’indice rappresentativo delle più importanti azioni quotate sulle borse statunitensi e attive nel settore tecnologico. Da sempre, il Nasdaq è stato capace di regalare gioie e dolori agli investitori d’Oltreoceano, vista la grande volatilità dei prezzi di gran parte dei titoli che lo compongono. Per chi ha avuto la pazienza di aspettare tenendo le azioni nel portafoglio per un bel po’, il Nasdaq è stato una preziosa fonte di guadagno. Negli ultimi 5 anni la performance del listino tecnologico statunitense è stata positiva per oltre il 50%, nonostante i pesanti ribassi iniziati nel novembre scorso, quando l’indice aveva toccato i suoi massimi storici. Certo, azzeccare il momento giusto per posizionarsi sul mercato non è facile. Lo sa bene chi ha acquistato lo scorso anno i titoli di una delle più importanti aziende del listino: la Meta di Mark Zuckerberg, proprietaria dei celeberrimi social network Facebook e Instagram.

Nell’ultimo anno il titolo di Meta ha perso in borsa la bellezza di oltre 70 punti percentuali, scontando un clima non favorevole tra gli investitori verso il settore tecnologico e anche i dati di bilancio ben al di sotto delle attese. Un po’ meglio, si fa per dire, è andata a un altro big del Nasdaq come Amazon, il leader mondiale del commercio elettronico, il cui titolo ha perso in un anno ben il 48% (dati aggiornati al 7 novembre). Si è fermato invece al 40% il ribasso registrato tra novembre 2021 e novembre 2022 di Alphabet, altro colosso dell’industria tecnologica americana, proprietario del noto motore di ricerca Google. La musica cambia poco se si guarda all’andamento del titolo Tesla: in un anno la società di Elon Musk ha perso sul Nasdaq il 49% circa, anche se nel lungo periodo la performance è di segno nettamente opposto. Chi avesse comprato i titoli Tesla 5 anni fa, oggi si ritroverebbe comunque un capitale 8 volte superiore a quello di partenza. Questa altalena dei prezzi insegna che i titoli tecnologici possono far guadagnare parecchio ma anche riempire il portafoglio di perdite se acquistati nel momento sbagliato. Meglio maneggiarli con cura e inserirli nel portafoglio in maniera graduale, quando si ritiene che i prezzi siano tornati convenienti, subito dopo qualche brusco capitombolo in borsa.

Andrea Telara