"Innovazione e sostenibilità, Bper Banca porta il Pnrr nei distretti"

Il vicedirettore generale vicario di Bper Banca, Stefano Rossetti

Il vicedirettore generale vicario di Bper Banca, Stefano Rossetti

LO SCENARIO internazionale non promette bene, ma la recente espansione di Bper Banca sta consentendo al gruppo bancario di piantare radici solide, a prova di congiuntura sfavorevole. Il gruppo ha allargato i propri confini completando l’acquisizione di oltre 620 filiali da Intesa Sanpaolo, un poderoso salto dimensionale e qualitativo che lo conduce al terzo posto a livello nazionale per numero di sportelli e masse amministrate. "Nel prossimo futuro saremo impegnati a razionalizzare una crescita imponente – spiega il vicedirettore generale vicario di Bper Banca, Stefano Rossetti –: due anni fa avevamo 1,7 milioni di clienti, dopo l’ingresso auspicabile di Carige la prospettiva è di superare i 5 milioni di clienti e di attestarci su quasi 160 miliardi di attivo". Ora bisogna affrontare l’impatto della guerra in Ucraina che si annuncia molto duro. Secondo l’Istat la crescita del Pil italiano per il 2022 sarà sotto il 3%, contro il 4,7% previsto precedentemente, mentre le spese per l’energia delle imprese salgono a 68 miliardi su base annua rispetto ai 51 miliardi stimati pochi mesi fa. Il vicedirettore di Bper Banca è consapevole dell’ulteriore importanza strategica che avranno da qui in avanti gli istituti di credito.

Rossetti, qual è la strategia di fondo che muove questa evoluzione del gruppo?

"Il rafforzamento ha portato a una robusta presenza al Centro-nord, nelle Marche e in Toscana, oltre alla tradizionale presenza al Sud. Nasciamo come banca che ha aggregato nel tempo molte realtà diverse, mantenendo una costante interlocuzione con i territori. La ragione di questo successo è nel fattore umano, nel rapporto con la clientela e nelle nuove risorse".

Qual è il focus su cui vi state concentrando?

"Bper sta lavorando su molti fronti ed è impegnato in particolare affinché gli investimenti Pnrr producano effetti positivi nei distretti e su tutte le filiere produttive, alimentando in modo capillare la ripresa. Siamo pronti a questa sfida".

In che modo?

"Vogliamo diventare il punto di riferimento di professionisti, imprenditori e imprese per supportarne i progetti di sviluppo. Essere, insieme a loro, protagonisti del cambiamento che porterà il Paese verso il futuro. Con programmi di partnership e cofinanziamento possiamo amplificare gli sforzi in alcuni settori-chiave".

Quali sono?

"Digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Siamo di fronte a un’opportunità imperdibile per avviare investimenti e riforme il cui scopo è quello di riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo. Le banche possono amplificare l’efficacia degli investimenti, diventando l’anello di congiunzione tra il mondo delle aziende e i programmi di sviluppo. Non solo investimenti macro, comunque. La Direzione imprese e la neocostituita Direzione corporate investment banking sono al servizio di tutto il tessuto imprenditoriale".

Cos’altro avete in cantiere?

"Abbiamo recentemente scaricato a terra, per così dire, sia la Direzione strategie assicurative, che darà un aiuto tangibile ai bisogni di copertura di famiglie e imprese, sia la Direzione canali diretti, che sarà il motore più efficace per un processo di digitalizzazione della banca ormai irreversibile e concreto".

Può fare qualche esempio delle attività messe in campo per imprese e famiglie?

"Oltre al Pnrr, in ambito green abbiamo importanti accordi in corso sia con Sace che con Confindustria Alberghi, mentre sul versante digitalizzazione stiamo rilasciando una nuova app e un nuovo servizio di web banking, che costituiranno l’architrave su cui costruire la nuova strategia digitale. Da non dimenticare gli interventi del superbonus e le agevolazioni fiscali a favore di aziende e famiglie. Un supporto che si traduce nell’acquisto di tutte le tipologie di crediti fiscali da privati, condomini e imprese edili che concedono lo sconto in fattura. L’istituto adegua la propria operatività alle più recenti modifiche normative sulla cessione dei crediti derivanti da bonus edilizi e mantiene un’attenta selezione delle operazioni da sostenere. Ad oggi abbiamo acquisito crediti per circa un miliardo e possediamo una sufficiente capienza fiscale".