Venerdì 19 Aprile 2024

Il 50% degli italiani preferisce la liquidità

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ALTRO CHE FONDI, polizze, azioni o bond. Molti italiani preferiscono tenere buona parte dei loro risparmi nei conti e libretti bancari o postali. A dirlo è stata l’ultima edizione del Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, realizzato dalla Consob (nella foto in basso il presidente Paolo Savona). Secondo l’ultima edizione del report, presentata il 26 gennaio scorso, circa il 50% dei nostri connazionali che hanno un gruzzoletto da parte possiede un deposito bancario o postale, in cui hanno parcheggiato una buona dose di liquidità. Sono molti meno, cioè circa il 29%, i risparmiatori italiani che hanno scelto di sottoscrivere un fondo comune di investimento mentre la quota di chi investe in prodotti assicurativi-finanziari è di circa il 15%, più o meno in linea con il numero di italiani che scelgono di acquistare Buoni del Tesoro (18%), azioni (13%) o bond emessi dalle banche (11%). Va tenuto conto, però, che ciascun risparmiatore interpellato dall’indagine della Consob detiene contemporaneamente più di un prodotto finanziario: chi ha un deposito bancario spesso ha nel portafoglio anche le quote di un fondo comune di investimenti, oppure chi ha comprato titoli di stato a volte ha sottoscritto anche una polizza finanziaria. A parte i dettagli, però, una cosa è certa: i depositi bancari e postali, benché rendano poco o nulla, sono gli strumenti finanziari che vanno per la maggiore.

Anche per quel che riguarda la quantità di patrimonio investito, infatti, conti e i depositi assorbono oltre un quarto dei risparmi degli italiani, un dato che però non si discosta molto da quello di altri paesi europei. A spingere le famiglie verso questa scelta hanno contribuito indubbiamente le incertezze dei mercati finanziari. Un altro dato messo in evidenza dalla Consob è l’aumento dal 2% all’8% la quota dei risparmiatori italiani che hanno investito nelle tanto discusse criptovalute. Tale scelta, ha scritto nel suo Rapporto l’authority di vigilanza sui mercati, è legata soprattutto al tentativo di fare soldi facili, L’interesse verso le criptovalute, si è manifestato più spesso dagli uomini, tra i soggetti più giovani, tra i più fragili e quelli esposti a spese inattese. Peccato, però, che le famiglie italiane in realtà sappiano ancora ben poco di criptovalute e, secondo la Consob, molti risparmiatori abbiano spesso la tendenza a sopravvalutare le proprie competenze sulla materia.

Andrea Telara