I conti correnti per minori: una scelta di tipo educativo

conti correnti  per minori

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L’EDUCAZIONE FINANZIARIA dovrebbe essere insegnata fin da giovani. Ma in attesa che in qualche modo la gestione del denaro e dei risparmi diventi anche una materia di studio sui banchi di scuola, si possono aiutare i figli a impararla, come si dice, sul campo. In che modo? Con i libretti di risparmio e poi i conti correnti pensati per i minori. Un modo per abituarli a capire il valore del denaro, a non sprecare le "paghette" e addirittura, con tanto di servizi come le App salvadanaio, a saperlo risparmiare per affrontare poi le piccole o grandi spese.

Negli ultimi anni tutte le banche hanno ampliato la propria offerta di prodotti, a partire dai conti correnti dedicati ai minori. Che, ricordano a Facile.it - web company leader nella comparazione di assicurazioni, prestiti, mutui, tariffe di luce, gas, telefonia e Internet - possono essere intestatari di un conto corrente ma non possono aprirlo in autonomia. È necessario quindi che sia il genitore ad aprirlo per il figlio minorenne, sarà poi lui a tutti gli effetti l’unico intestatario del conto. Fino a una certa età (che normalmente varia, a seconda degli istituti di credito, tra 8 e 12 anni) si tratta di libretti di risparmio mentre per i minorenni dai 12 ai 17 anni si può aprire un conto vero e proprio. Una scelta indicata, aggiungono a Facile.it, soprattutto se vi è l’esigenza di sfruttare l’operatività connessa a un conto corrente (ad esempio prelievi, ricarica carte prepagate, pagamenti) iniziando così a educare i giovani a gestire il denaro e a muovere i primi passi nel mondo della finanza e del risparmio. Gli istituti di credito hanno messo a punto molti prodotti dedicati agli under 18. In alcuni casi si tratta di conti fondamentalmente uguali alle versioni dedicate agli adulti, mentre in altri si tratta di prodotti specifici con operatività limitata o, anche, con funzionalità ad hoc per questa fascia di clientela, come ad esempio la possibilità di impostare da parte dei genitori limiti di spesa mensile o quella di fissare budget di spesa specifici così da aiutare i ragazzi nella gestione delle uscite.

Sovente le condizioni economiche proposte sono vantaggiose e il canone mensile azzerato. A fronte di remunerazioni sui depositi molto basse tranne qualche eccezione (come Banca Sistema e il bonus previsto da XME Conto Up di Intesa Sanpaolo) i conti per minori hanno infatti costi di gestione contenuti, anche per quanto riguarda prelievi e bonifici, e alcune banche non fanno neppure pagare il bollo annuale. Sui comparatori online si possono comunque confrontare le diverse condizioni proposte e optare per quelle, sia a livello di costi sia di servizi, ritenute migliori. In generale, ricordano ad Altroconsumo, i conti correnti per minori hanno funzionalità limitate rispetto a quelli destinati ai maggiorenni: dare, però, la possibilità a un figlio di muovere i primi passi nel mondo del risparmio ha un grande valore educativo per aiutarlo a gestire in futuro con più facilità le proprie finanze. Quindi se lo scopo è far in modo che i figli imparino quanto prima a gestire in autonomia il denaro si tratta di una buona soluzione mentre se l’obiettivo è quello di far fruttare al meglio i risparmi, esistono altri strumenti finanziari più adatti per consentire una remunerazione nel tempo.