Sabato 20 Aprile 2024

I consulenti finanziari e i professionisti degli investimenti

SI FA PRESTO A DIRE consulente. Quando si parla di finanza e investimenti, ci sono molti professionisti (o sedicenti tali) che si spacciano per esperti di borsa e mercati o di gestione del portafoglio e danno consigli su come far fruttare i propri risparmi. Meglio state in guardia perché, forse molti non lo sanno, la professione di consulente finanziario è rigidamente regolata dalla legge da molti anni, con norme che sono via via diventate sempre più stringenti. Innanzitutto, chi di mestiere fa il consulente e dà consigli sugli investimenti deve essere iscritto a un apposito Albo, gestito dall’Ocf, un organismo di diritto privato creato da alcune sigle di categoria del settore finanziario, che svolge però funzioni pubbliche. L’Ocf gestisce l’Albo dei consulenti e vigila sulla loro attività. Ha il potere di disporre ispezioni presso i loro uffici, di indagare sulla loro condotta, fare accertamenti e segnalazioni all’autorità giudiziaria.

Se un consulente finanziario commette delle irregolarità (per esempio sottrae i soldi al cliente in maniera illecita) subisce dei provvedimenti disciplinari, in primis una sanzione in denaro. Ma può essere anche sospeso dall’Albo per qualche mese o addirittura radiato, qualora abbia messo in atto condotte particolarmente gravi. Per diventare consulenti finanziari bisogna inoltre superare un apposito esame indetto dalla stessa Ocf e riguardante le materie economiche e la gestione del risparmio. Una vota superata la prova, il professionista può esercitare il suo "mestiere" in due modalità differenti. Può scegliere di diventare consulente finanziario autonomo, che lavora in proprio senza avere alle spalle una banca o una rete. In questo caso, il professionista viene remunerato esclusivamente con una parcella versata direttamente dal cliente, per il servizio ricevuto, senza che vi siano rapporti economici tra il consulente stesso e le società che gestiscono i fondi acquistati dall’investitore.

I consulenti autonomi sono al momento poche centinaia. Sono invece molto più numerosi i professionisti (quasi 30mila in tutta Italia) che operano come consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. Un tempo venivano chiamati promotori finanziari e sono legati da un rapporto di agenzia a una banca o a una rete nazionale, la quale colloca i prodotti finanziari di società d’investimento con cui ha stretto accordi commerciali.

Andrea Telara