Horsa Group a tutto shopping Sua anche Aglea

CONTINUA LO SHOPPING di Horsa. Dopo le operazioni Athirat, Aliast e più di recente Pns, il Gruppo specializzato nella consulenza informatica con sede principale a Bologna ha messo a segno un nuovo "colpo": fresca è l’acquisizione della maggioranza del capitale sociale di Aglea S.r.l., società specializzata nella sicurezza e governance in ambito Sap. Grazie a quest’operazione che prevede l’integrazione di 35 dipendenti di Aglea, Horsa arricchisce la propria offerta con ulteriori competenze Sap. La società acquisita è infatti partner di Sap e partner riconosciuto di formazione nelle aree di specializzazione, con un fatturato che l’anno scorso ha raggiunto 3,7 milioni di euro. Horsa è system integrator. Che significa? "Supportiamo le aziende progettando e implementando gli applicativi più diversi, ad esempio per la gestione di fatture, magazzino, personale. Ci preoccupiamo non solo di accompagnare le Pmi – come le grandi organizzazioni – nella scelta e personalizzazione delle soluzioni Ict ma anche di integrarle fra loro", spiega il ceo di Horsa, Nicola Basso (foto in alto).

La sequenza di acquisizioni obbedisce a una logica ben precisa: "Il nostro obiettivo è aiutare le aziende a sfruttare la leva del digitale per essere più competitive. Per questo vogliamo arricchire continuamente l’offerta di Horsa, sia per linee interne sia tramite operazioni straordinarie, garantendo gli standard di qualità a tutti i nostri clienti. L’acquisizione di Aglea si inserisce perfettamente in questa strategia. Aglea è un’azienda che ha competenze uniche a livello nazionale per security e profilazione clienti in ambito Sap" commenta il ceo di Horsa, Nicola Basso. Organizzata in business unit specializzate, Horsa è nato nel 2010. Si dedica a progetti dove le tecnologie di frontiera come Machine Learning, Cloud e Cyber Security sono protagoniste, senza dimenticare aree più tradizionali, come Erp, Business Analytics Industry 4.0.

Con ricavi di oltre 142 milioni di euro nel 2021, il Gruppo ha sede principale a Bologna, ma è presente anche a Milano, Torino, Roma (21 siti in tutta Italia), impiegando più di 1.200 professionisti. "L’anno scorso abbiamo assunto 142 persone, oltre ad attivare 43 tirocini. L’età media dei professionisti è 40 anni, un terzo è donna. Il tema dell’assunzione dei giovani talenti è per noi caldissimo: ne assumeremmo molti di più ma non è facile reperirli sul mercato per una carenza di figure professionali nell’ambito Ict. Organizziamo diverse Talent Academy ogni anno per portare a bordo 30 neolaureati e formarli".

Di più: "C’è anche un tema di “retention“. I talenti bisogna riuscirli a trattenere soprattutto nel mondo della consulenza informatica dove le offerte di lavoro sono moltissime. Noi abbiamo puntato molto sulla creazione di un ambiente di lavoro positivo, sano, piacevole, in qualche modo divertente, dove vige davvero meritocrazia. Facciamo anche tante attività di engagement extra-lavorativo, dal fitness al mindfulness ai corsi di educazione alimentare. Lo smart working non è un tabù. Lasciamo alle persone la libertà di decidere se lavorare a casa, in ufficio o dal cliente". Risultato? "Il tasso di turnover è più basso dei nostri competitor. Le persone ci dimostrano nei fatti che da noi stanno bene".