Educazione finanziaria

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E’ IL PRINCIPE degli strumenti bancari e postali. Quello che utilizzano quasi tutti gli italiani per non tenere i soldi sotto il materasso e avere la liquidità necessaria per pagare la spesa al supermercato, lo shopping, il mutuo o le bollette della luce e del gas. E alimentandolo con gli accrediti dello stipendio o della pensione piuttosto che versamenti una tantum o periodici frutto dei ricavi della propria attività. Stiamo parlando del conto corrente sul quale, soprattutto in tempi di incertezza economica, a partire dalla pandemia, sono stati sempre più parcheggiati i risparmi senza ricavarne alcun rendimento al tempo dei tassi zero.

E se gli aumenti del costo del denaro decisi dalla Bce porterà il sistema a remunerare anche i depositi sui conti correnti, questo strumento, spiega Gianfranco Torriero, vice dg dell’Abi, non deve essere considerato un investimento ma una piattaforma di servizi. E in quanto servizio, il conto corrente ha un costo. Che negli ultimi sette mesi, secondo la rilevazione di Altroconsumo, sarebbe aumentato in media del 6,7% con una spesa annua che per le famiglie può superare i 150 euro. I rincari hanno riguardato le spese fisse, a partire dal canone , più che le disposizioni operative come i bonifici. E i conti classici più che quelli online e innovativi, che sono aumentati "solo" dell’1,75% e restano molto più convenienti. Esiste quindi una differenza fra i costi tra banca e banca e tra tipologia di prodotto, da quelli base per esempio per i pensionati meno costosi alle formule online che restano in genere, operazioni comprese, di gran lunga meno cari.

Per scegliere il conto corrente più vantaggioso, spiegano ad Altroconsumo (www.altroconsumo.it) è importate valutare sempre più di un’offerta anche attraverso i comparatori online. Un’altra mossa per risparmiare sulla spesa di gestione del conto è quella di verificare la tipologia dei costi che possono essere a canone fisso annuo o mensile comprensivo di tutti i servizi base o variabile in base alle operazioni. Sappiate che un canone molto basso potrebbe comprendere però poche operazioni al mese, e il pagamento di quelle aggiuntive. Quindi valutate, rispetto alle esigenze – accrediti, rateizzazioni, bollette, prelievi, bonifici, carte di pagamento, ect. – se non sia meglio spendere un po’ di più per avere un servizio adeguato evitando il rischio di avere un canone annuo basso ma che poi, con il numero di operazioni in esubero, tenda inevitabilmente a salire e quindi a essere ancora più costoso di un conto corrente che già comprendeva un’ampia offerta di servizi bancari. In genere poi, per la provvista di contante, è bene prelevare con il bancomat il cash dalla rete di sportelli della vostra banca per evitare costi aggiuntivi per ogni operazione se utilizzate gli ATM di altre banche. Domiciliate poi, come ricordano ancora ad Altroconsumo, il pagamento delle bollette.