Giovedì 18 Aprile 2024

Decalia Eternity investe sulla silver economy

Decalia Eternity investe sulla silver economy

Decalia Eternity investe sulla silver economy

AUMENTA il numero di persone anziane e cresce l’aspettativa di vita. E’ un trend sempre più forte, grazie allo stile di vita sano, alla prevenzione, ai continui progressi della scienza nella comprensione del processo di invecchiamento. Secondo i dati Istat, il rapporto fra giovani e anziani sarà di 1 a 3 entro il 2050. E la vita si allungherà, e non di poco. Chi nasce oggi ha fondate speranze di arrivare in buona salute a superare i 110 anni e forse oltre. In poco più di un secolo la vita umana si è allungata di quasi trent’anni. Due signori come Jeff Bezos e Bill Gates stanno finanziando in maniera importante la ricerca che lavora sulla possibilità di prolungare la vita umana. La lotta alla senescenza appare come una sfida affascinante. L’invecchiamento della popolazione mondiale è un dato di fatto. Si può investire su questo? La Silver Economy può offrire buone opportunità di investimento? Sicuramente sì per Decalia Asset Management che, dopo le ottime performance del suo fondo azionario europeo Decalia Silver Generation, ha lanciato il fondo azionario globale Decalia Eternity, puntando su quelle aziende che nel mondo beneficeranno del trend della longevità. E che si occupano di tecnologia medica, di biotecnologie, ma anche di salute e benessere, e dei nuovi stili di vita. Insomma, tutto quello che ci consentirà di vivere più a lungo. Ne abbiamo parlato con Roberto Magnatantini, 48 anni, portfolio manager e gestore dei fondi Decalia Eternity (Globale) e di Decalia Silver Generation (Europa).

In che modo i vostri fondi puntano a capitalizzare sul fenomeno dell’invecchiamento?

"Fino a pochissimi anni fa l’invecchiamento era ancora visto dalla comunità scientifica come una fatalità, mentre adesso si cominciano a capire i meccanismi che lo provocano, grazie ai formidabili progressi recenti soprattutto nell’ambito della genomica e dell’intelligenza artificiale. Ogni volta che nel mondo ci sono movimenti giganteschi come questo fenomeno demografico planetario dell’ enorme crescita del numero di persone anziane, generalmente si presentano interessanti opportunità di mercato. Ci sono sempre più persone anziane nel mondo. I centenari nei prossimi trent’anni dovrebbero quintuplicare, i sessantenni quasi triplicare mentre i più giovani, la fascia da 0 a 16 anni, restare ferma o addirittura calare. Questa crescita numerica di anziani è rinforzata dal fatto che questi anziani, fatte salve le eccezioni, ovviamente, dispongono mediamente di molte più risorse economiche dei giovani, hanno dei bisogni specifici e mostrano una lealtà alle marche e ai prodotti che è molto più alta di quella dei giovani".

Quella dell’invecchiamento è un’area di investimento quasi inesplorata?

"È una tematica estremamente valida, ma che è molto passiva. Voglio dire che c’è questa idea che è ineluttabile che si invecchi, e ci si chiede come si può fare per guadagnare su questo? È molto tralasciato dal mercato e da molti investitori il fatto che, se è vero che la speranza di vita è salita molto negli ultimi decenni, la potenzialità di vita è ancora estremamente poco sfruttata. Nel mondo occidentale gli scienziati dicono che oggi la speranza di vita alla nascita è attorno agli 85 anni. Diciamo che nei primi 65 si lavora, poi ci sono una ventina di anni di pensione. Ma una persona che riesce a vivere in condizioni ottimali, che mangia e beve correttamente, che dorme regolarmente, che evita l’inquinamento, che vive in una condizione di benessere generale, può arrivare a coltivare una speranza di vita attorno ai 115 anni. È la speranza di vita biologica. E la cosa piu importante non è solo che si vive più a lungo, ma che si vive meglio, con una qualità di vita migliore".

Voi investite in tutte quelle aziende che lavorano per migliorare la qualità di vita delle persone e far sì che questa vita duri più a lungo?

"Esattamente. Le spiego meglio il nostro approccio verso il mercato. Il primo blocco comprende società che approfittano un po’ passivamente, non so se mi spiego, del potere di acquisto degli anziani. Ad esempio società di pensioni come Swiss Life, leader nei mercati della previdenza e delle assicurazioni vita, o come LVMH, il miglior portafoglio di marchi del lusso. Il secondo blocco comprende società che rendono questa potenzialità di vita più elevata, e quindi ad esempio società che lavorano per rendere più sani gli alimenti, quelli che fanno prodotti dietetici ‘tailor made’, quelli che lavorano nel wellness, quelli che fanno medicina personalizzata. Ma quel che è ancora più importante è il terzo blocco di società sulle quali investiamo: sono aziende che lottano e lotteranno attivamente per respingere la frontiera della speranza di vita, che lavorano su tecnologie che permetteranno di respingere i limiti della speranza e della qualità di vita. Oggi ci sono sempre più gruppi che fanno ricerca sull’invecchiamento, la scienza si sforza di capire perché si invecchia e perché alcuni organismi nella natura non invecchiano. Non credo che ci sia conquista più importante di questa per l’essere umano. La lotta contro la mortalità è la cosa più rivoluzionaria di tutte".