Giovedì 25 Aprile 2024

Compra adesso, paga dopo Boom di acquisti a microrate

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BUY NOW, pay later. Compra adesso e paga dopo. È la nuova tendenza che si sta facendo spazio nel variegato mondo dei pagamenti digitali e che sta conquistando anche in Italia migliaia e migliaia di consumatori. Si tratta di una modalità di acquisto rateale che, anche per le spese di piccolo importo di appena 30 o 50 euro, consente di saldare l’importo nell’arco di due o tre mesi, spezzettando il versamento in poche tranche. Il buy now, pay later (identificato dagli addetti ai lavori con la sigla BNPL) non va confuso però con i classici prestiti al consumo, che da anni vengono offerti in quasi tutti i grandi magazzini, per acquistare a rate beni durevoli come gli elettrodomestici, l’arredamento o i telefonini. Con il BNPL, infatti, la dilazione di pagamento è sempre di brevissima durata e non supera mai il trimestre. Inoltre, a differenza di quanto avviene per gran parte dei prestiti al consumo, non è prevista l’applicazione di interessi passivi. Il consumatore si limita soltanto ad autorizzare in anticipo l’addebito della somma spesa sulla propria carta di credito o sul conto corrente, in date prestabilite e spezzettandola però in tre tranche. L’assenza di interessi è legata al fatto che la somma finanziata è molto contenuta, nell’ordine di poche decine o centinaia di euro, e il rimborso avviene in tempi veramente contenuti.

"Il vantaggio per i venditori è chiaro", ha scritto nelle pagine del suo blog Matteo Risi (nella foto in alto), ricercatore dell’Osservatorio Innovative Payments della Business School del Politecnico di Milano, che aggiunge "con questa soluzione, i venditori possono prevenire l’abbandono dei carrelli e avere più possibilità di fidelizzare i clienti, mentre i consumatori hanno l’opportunità di dilazionare la propria spesa nel tempo". Nella sua analisi, Risi evidenzia che la maggior parte delle aziende che hanno messo in piedi dei sistemi di BNPL si trovano negli Stati Uniti, seguiti da Australia, Regno Unito e Singapore. Anche in Italia questo settore si è sviluppato in maniera notevole e il nostro Paese si posiziona all’ottavo posto nel mondo, con fornitori come Scalapay, Soisy e Pagolight. A livello mondiale i player più importanti sono la svedese Klarna, le americane Affirm e Uplift, l’australiana Zip co e la britannica Iwoca.

Anche i colossi mondiali del commercio o dei pagamenti elettronici come PayPal, Visa, Amazon o Ikea stanno sempre più spesso proponendo il BNPL ai propri clienti. Il Buy now, pay later, insomma, potrebbe presto trasformarsi in un fenomeno di massa, tanto che la società di ricerche Nomisma ha dedicato a questa formula di pagamento un intero convegno online, in programma per il prossimo 27 settembre. I margini di crescita sono senza dubbio notevoli come testimonia una recente indagine svolta dalla società di ricerca Capterra. L’87% dei consumatori italiani, secondo l’indagine, non ha mai usato la formula del buy now, pay later ma il 37% è interessato a farlo e il 12% si dichiara addirittura molto interessato. Il 98% di chi ha già optato per questa soluzione rateale, invece, è disposto a utilizzarla di nuovo. Tutto bello, anche se ovviamente non vanno trascurati alcuni rischi. Risi evidenzia la necessità di una regolamentazione più chiara su questa attività, con la definizione di quali licenze dovranno avere gli attori che erogano il servizio o quali siano gli obblighi di vigilanza. Inoltre, sottolinea, "bisogna limitare i rischi di una pubblicità troppo spinta che possa incentivare scelte poco consapevoli da parte dei clienti". E proprio quest’ultimo punto "pone una grande criticità per questo business, dato che si potrebbero alimentare l’indebitamento dei consumatori e i crediti inesigibili dei player stessi".