Giovedì 18 Aprile 2024

Renzi: "Liberare da patto stabilità le risorse per gli investimenti". Ma Bruxelles: "Troppa creatività"

Secche repliche del presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e del commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici, alla proposta del premier

Il commissario Ue agli Affari Economici, Pierre Moscovici (Olycom)

Il commissario Ue agli Affari Economici, Pierre Moscovici (Olycom)

Bruxelles, 6 novembre 2014 - I paesi dell'Eurozona devono rispettare le regole del patto di stabilità e crescita e "qualunque parere della Commissione rispetterà il patto garantendo il miglior uso della flessibilità che contiene". Ma, ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem rispondendo alla proposta di Renzi di scorporare gli investimenti dal patto, "non cambieremo le regole durante la partita".

Sulla stessa linea il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici: "Bisogna rispettare le regole, non possiamo esagerare con la creatività, ma usare la flessibilità nel Patto", dice rispondendo a chi gli chiede un'opinione sull'idea del premier italiano. Riferendosi al messaggio affidato oggi da Matteo Renzi a Twitter sottolinea. "Abbiamo un arsenale ricco, un'impostazione intelligente con le attuali regole e le flessibilità che sono note. Abbiamo capacità decisionali".

"Non ho mai detto che la commissione è un covo di burocrati ma ora che l'hanno detto loro, liberi le risorse" per gli investimenti in innovazione "dal computo del patto di stabilità, se non vogliono chiudersi nel recinto dorato nella burocrazia", aveva detto Renzi.

Moscovici manda anche un altro avvertimento. La Commissione europea "ha deciso di non respingere le bozze di bilancio di nessun paese ma non è la fine della storia: ora dobbiamo considerare le azioni effettive e se alcuni paesi devono fare le riforme". Il commissario Ue agli Affari economici e finanziari ha aggiunto: "Abbiamo tutti gli strumenti per farlo". Il fatto che le leggi di stabilità nazionali non siano state respinte entro la fine di ottobre, ha spiegato, non significa che tutti i bilanci siano in regola con i criteri del Patto di stabilita' e crescita.

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