Intesa lancia le start up sull’asse Italia-Israele "Acceleriamo le migliori società tecnologiche"

L’iniziativa dell’Innovation center dell’istituto bancario

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Il Coronavirus non ha fermato la crescita delle start up innovative sull’asse Italia-Israele. Si sono infatti conclusi con successo l’Israel-Italy Acceleration Program e il virtual event EcoMotion 2020. L’Israel Italy Acceleration – per cui è già previsto un secondo bando – è il primo programma di accelerazione per startup italiane in Israele lanciato dalla nostra Ambasciata a Tel Aviv e da Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società del primo gruppo bancario italiano, presieduta da Maurizio Montagnese e diretta da Guido de Vecchi (nella foto nel tondo).

Il programma ha visto la partecipazione di sette startup che, nel pieno rispetto dei parametri di sicurezza dovuti al diffondersi del Covid-19, hanno potuto seguire in loco o, per un breve periodo, a distanza un percorso formativo e di crescita all’Eilat HighTech Center (nella foto destra, una vista della città), l’acceleratore patrocinato dal gruppo israelo-americano Arieli Capital che gestisce programmi di innovazione per università, centri di ricerca, istituzioni governative e grandi imprese.

Nata nell’ambito delle attività previste dall’accordo italo-israeliano di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica, questa iniziativa ha come obiettivo quello di sviluppare nuove idee d’impresa in uno degli ecosistemi dell’innovazione più all’avanguardia a livello mondiale. Israele infatti è al primo posto per startup pro-capite e per la creazione di brevetti, con una percentuale sul Pil investito in ricerca e sviluppo pari al 4,1%. Le domande di partecipazione sono state complessivamente 40 e il Comitato di valutazione ha selezionato le migliori realtà attive nei settori health tech, smart mobility e clean tech.

Il Comitato ha coinvolto, oltre al Chief Scientist dell’Ambasciata d’Italia in Israele, Stefano Ventura, e a Dani Schaumann di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Danny Biran, ex vice presidente della Israel Innovation Authority, Jeremie Kletzkine di Startup Nation Central e Dan Fishel di OurCrowd. Al programma hanno avuto accesso sette start up finaliste: per l’health tech BionIT Labs, SyDiag, Materias ed Elysium. Per la smart mobility Isaac e Djungle e per la Clean tech Nanomia.

La crisi internazionale legata al Coronavirus ha costretto le startup a un rientro anticipato in Italia ma la grande professionalità e il costante impegno di tutti i partner coinvolti hanno comunque garantito il completamento del programma, che per la crescita dei giovani imprenditori italiani ha visto l’organizzazione di oltre 250 meeting b2b, 100 connessioni con grandi aziende a livello globali e oltre 30 sessioni one-to-one con investitori internazionali. "La prima edizione del programma Accelerate in Israele si è appena conclusa con pieno successo – ha sottolineato l’Ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti –. Per le nostre sette start-up si sono aperte significative opportunità di business, offerte di partnership e per qualcuna anche un round di investimento. Si è trattato di un’occasione unica per immergersi completamente nell’eccezionale ecosistema dell’innovazione israeliano e per affinare le idee progettuali e le soluzioni tecnologiche in un costante, serrato confronto con esperti, investitori e imprenditori israeliani e internazionali. L’Ambasciata che ha lanciato l’anno scorso questa iniziativa convinta delle potenzialità che la complementarietà dei sistemi economici italiano e israeliano ancora offre, guarda con maggiori aspettative alla seconda edizione del programma che verrà pubblicizzata fra pochissimi giorni con una più ampia partecipazione del sistema Paese e un budget raddoppiato"

"Supportare la crescita delle migliori realtà tecnologiche italiane anche attraverso programmi di accelerazione internazionale è parte della mission di Intesa Sanpaolo Innovation Center – ha commentato Guido de Vecchi, dg di Intesa Sanpaolo Innovation Center –. E Israele, oltre a essere uno dei più importanti provider di tecnologie innovative per il nostro gruppo, è l’esempio più concreto di ecosistema innovativo di successo in cui centri di ricerca, incubatori, investitori e governo possono fornire un valido aiuto nella formazione e nella crescita delle startup più promettenti". "Siamo onorati di aver gestito questo primo programma per startup italiane in Israele – ha aggiunto Or Haviv, partner e responsabile delle piattaforme di innovazione globale di Arieli Capital e Ceo dell’Eilat Tech Center –. Nonostante la crisi da Coronavirus siamo riusciti a portare a termine il programma con collegamenti on line in remoto. Non vediamo l’ora di poter continuare questa connessione di successo fra gli ecosistemi di startup italiane e israeliane". Il successo ha riguardato anche l’EcoMotion 2020 Virtual Event, uno degli eventi più importanti al mondo per quanto riguarda la mobilità del futuro che coinvolge le maggiori realtà internazionali dell’automotive e dell’high tech.

Quest’anno, a causa del virus, EcoMotion ha realizzato un Virtual Event a cui hanno partecipato in oltre 400, in rappresentanza di big corporate e di 150 startup internazionali. Intesa Sanpaolo Innovation Center, che da sempre partecipa all’iniziativa, ha accompagnato all’evento alcune delle più importanti realtà italiane che si occupano di mobilità, affiancandole a sette promettenti startup che sta seguendo nel percorso di crescita in collaborazione con Techstars, uno dei più importanti acceleratori internazionali: Parkofon, Automotus, Nickelytics, V2X, TUC, WeGlad e Sentetic.

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