Sabato 20 Aprile 2024

Digitalizzazione Pmi a piccoli passi: solo la banda larga è una certezza

Digitalizzazione Pmi a piccoli passi

Digitalizzazione Pmi a piccoli passi

NELLE PMI ITALIANE la crescita digitale viaggia a diverse velocità, non solo a seconda delle dimensioni dell’azienda, quanto rispetto alla tipologia di strumento digitale utilizzato. Complessivamente, certifica l’Istat, nel 2021 il 60,3% delle piccole e medie imprese italiane ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale (56% la media Ue27, ma fanno peggio di noi le PMI tedesche col 59% e francesi col 47%). Il target europeo 2030 è del 90%. Tra le imprese con almeno 10 addetti il 41,9% ha acquistato servizi di cloud computing di livello medio-alto e il 51,9% di livello intermedio e sofisticato (35% la media Ue27, 75% l’obiettivo europeo 2030). A livello europeo, dal 2015 a misurare la transizione è il Digital Economy Society Index (DESI) che monitora l’evoluzione delle prestazioni digitali negli Stati membri dell’Ue e i risultati delle politiche nazionali attraverso indicatori chiave in termini di infrastrutture abilitanti, competenze, utilizzo da parte di individui, famiglie, imprese e pubblica amministrazione. Nel programma della Commissione europea delineato dalla ‘Bussola digitale 2030’ il DESI è stato ulteriormente rafforzato come strumento di monitoraggio per individuare i target da raggiungere entro il 2030.

Nel 2021 per le PMI italiane si è registrata un lento miglioramento nel commercio elettronico (in linea con la media Ue), mentre c’è stata una importante accelerazione nell’adozione di servizi cloud di livello intermedio o sofisticato (52% contro una media Ue27 del 35%) e nell’utilizzo di almeno due social media (27%; +10 punti percentuali dal 2017). Arretra l’adozione di software per la condivisione di informazioni tra funzioni aziendali diverse (Erp, Enterprise Resource Planning) passando dal 37% del 2017 al 32% in controtendenza rispetto all’andamento della media Ue27 che ha raggiunto il 39%. Il comportamento delle imprese è stato valutato rispetto a 12 caratteristiche specifiche nell’adozione dell’ITC. In generale, l’80% di quelle con almeno 10 addetti ne utilizza fino a 6, e si colloca a livello ‘basso’ o ‘molto basso’. Il restante 20% adotta almeno 7 delle 12 funzioni, posizionandosi su livelli ‘alti’ o ‘molto alti’ di digitalizzazione.

Un punto però è chiaro per tutti: l’importanza della banda larga: il 78,3% delle imprese utilizza una connessione almeno pari a 30 Mbits. Per troppe, però (il 67%, oltre due su tre), non è un punto di partenza, ma il solo e unico step nella digitalizzazione. È il caso sopratuttto di PMI da 10 a 49 addetti, mentre nelle aziende con oltre 50 addetti è maggiormente diffusa una combinazione con almeno nove tecnologie: connessione a Internet, cloud (cc, CC), software gestionali (ERP, CRM), uso dei social media (SM, 2SM) e dei device intelligenti (Iot). La presenza di IoT e di vendite online almeno pari all’1% dei ricavi totali si riscontra invece solo nelle imprese con almeno 250 addetti. Il cloud di livello medio-alto (CC) è un’attività scelta anche dalle piccole imprese, a conferma della grande diffusione di questa tipologia di servizi registrata negli ultimi anni.

Nella mappatura DESI 2021 è stata introdotto anche il monitoraggio sull’utilizzo di tecnologie di Intelligenza artificiale (IA) legate a specifiche finalità aziendali. Il 6,2% delle imprese italiane ha dichiarato di utilizzare sistemi di IA per almeno una delle sette finalità proposte (8% la media Ue27), quota che arriva al 15,4% tra le imprese attive nel settore dell’ICT e raggiunge incidenze maggiori nelle telecomunicazioni (18,1%), nell’informatica (16,9%), nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (15,7%). In generale, l’IA è sfruttata soprattutto per tecnologie e finalità specifiche per l’attività economica. Ad esempio nel settore manifatturiero il 39,0% delle imprese la utilizza per finalità di automatizzazione. Nel settore dei servizi prevalgono le finalità conoscitive: in particolare il 44,3% delle imprese fa ricorso a strumenti di IA per l’estrazione di informazioni da documenti di testo. Gli ambiti aziendali sono relativi a processi di produzione, ad esempio per la manutenzione predittiva o il controllo qualità della produzione (31,8%), la sicurezza informatica (26,6%), marketing o vendite, assistenza ai clienti o campagne promozionali personalizzate (24,0%) e alla gestione d’impresa attraverso l’analisi dati a supporto degli investimenti o per effettuare previsioni di vendita (21,6%).

Franca Ferri