
Una notizia buona e una cattiva sul fronte dell’economia: i prezzi continuano a calare, ma calano anche gli occupati. Un quadro con tinte chiare e scure quello consegnato ieri dall’Istat. Il rallentamento dell’inflazione, spiegano gli esperti dell’istituto di statistica, è ormai evidendete: ad agosto i prezzi sono aumentati del 5,5%, rispetto all’aumento del 5,9 registrato a luglio. Una discesa che ha un nome e cognome: beni energetici. Se l’inflazione cala il merito è soprattutto del forte ridimensionamento delle quotazioni di gas e petrolio. Ma a dare un aiuto alle dinamiche inflattive ci sono stati anche alcuni servizi, da quelli ricreativi alla cura della persona.
Preoccupa ancora, però, l’andamento del cosiddetto "carrello della spesa", il paniere dei generi alimentari, che rimane su valori relativamente alti 9,6%, anche se in calo rispetto al 10,2% del mese precedente. Vanno sicuramente meno bene le cose sul fronte dell’occupazione che, dopo un periodo di sette mesi di crescita ininterrotta, registra la prima battuta d’arresto. A luglio ci sono stati 73mila posti di lavoro in meno, con un decremento dello 0,3% che ha comportato un calo del tasso di occupazione al 61,3%. Resta confortante, però, il saldo su base annua, con una crescita di 362mila posizioni rispetto al luglio del 2022. Ma anche qui il dato va analizzato ulteriormente. Infatti, il risultato è stato determinato dal maggior numero di dipendenti permanenti e autonomi che ha compensato la riduzione di quelli a termine. Come a dire, meno posti precari e più contratti a tempo indeterminato. Un andamento che riflette anche la frenata della nostra economia registrata fra il secondo e il terzo trimestre.
Per quanto riguarda i prezzi, continua a far suonare un campanello di allarme il settore dei beni alimentari, con dinamiche che pesano direttamente sul portafoglio degli italiani. Secondo l’Unione dei Consumatori, per una coppia con due figli l’inflazione al +5,5% porta ad un aumento del costo della vita 1.532 euro all’anno, di cui 777 euro servono solo per fronteggiare i rialzi dei prodotti alimentari e 817 euro per il carrello della spesa. Più ottimista la Confcommercio che vede nel dato di agosto la conferma di un rallentamento dei prezzi che potrebbe proseguire fino a ottobre.
Antonio Troise