EMILY POMPONI
Economia

Lavoratori dello spettacolo, arriva l’indennità di discontinuità: quanto e chi riguarda

Addio ALAS, dal 2024 il nuovo ammortizzatore per i precari dello spettacolo che potrebbe arrivare fino a 1.500 euro. Ecco come funziona e cosa prevede il decreto legge del MiC

Roma, 30 agosto 2023 - Dal 1 gennaio 2024 i lavoratori dello spettacolo potrebbero chiedere un’indennità di discontinuità per supplire ai periodi di inattività tipici del settore e che potrebbe arrivare fino a 1500 euro. È quanto previsto dal decreto legge del Ministero della Cultura sul riordino degli ammortizzatori sociali approdato dall'ultimo Consiglio dei Ministri il 28 agosto.

Indennità di discontinuità 2024
Indennità di discontinuità 2024

Il decreto legge sullo Spettacolo

Il decreto legislativo, presentato il 28 agosto a Palazzo Chigi, punta a revisionare gli ammortizzatori sociali tra cui l’indennità per i lavoratori dello spettacolo. Nel dettaglio, il decreto punta a soppiantare l’attuale Indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) per sostituirla con l’indennità di discontinuità mirata a compensare frammentarietà e discontinuità caratteristiche di questo settore. Il sostegno punta a integrare il reddito del lavoratore dello spettacolo sia nei periodi di inattività che durante i periodi di formazione e aggiornamento. Questo è il disegno del nuovo decreto legge predisposto dal ministro della Cultura Sangiuliano e dal ministro del Lavoro Calderone e che il cdm ha approvato in esame preliminare.

Indennità di discontinuità: a quanto ammonta?

L’indennità è pari al 60% del valore calcolato sulla media delle retribuzioni imponibili relative all’anno precedente alla presentazione della domanda. Il contributo non è cumulabile con altre prestazioni di sostegno al reddito come (per esempio, NASpl, malattia, infortunio, indennità di maternità). Il sostegno, inoltre, sarà erogato in un’unica soluzione.

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Chi può richiederla

L’indennità spetterebbe solo ai cittadini europei e stranieri con permesso di soggiorno residenti in Italia da almeno un anno e con un reddito ai fini Irpef non superiore a 25mila euro. Al momento, si stima un numero di beneficiari pari circa 21mila lavoratori discontinui dello spettacolo che prestano attività artistica o tecnica e tra cui rientrano autonomi, co.co.co., subordinati a tempo determinato e intermittenti a tempo indeterminato. La misura mira a tutelare tutte le persone che lavorano nella produzione di spettacoli in modo più o meno diretto: interpreti, operatori, impiegati amministrativi, tecnici di sale cinematografiche, imprese radiofoniche o televisive, montaggio, maschere, guardarobieri, addetti alle pulizie, ecc.

Un teatro
Un teatro

Come richiedere l’indennità di discontinuità

Ogni anno andrà inviata domanda all’Inps, facendo riferimento ai requisiti maturati nell'anno precedente. La bozza di decreto stabilisce, inoltre, che non siano computati i periodi contributivi che abbiano già dato luogo ad erogazione di altra prestazione di disoccupazione al fine di evitare il cumulo tra più contribuzioni.