Incentivi auto e moto, Codacons: rischio click day

Secondo il Codacons, le risorse stanziate sono poche e andranno a beneficio anche dei cittadini più abbienti

Incentivi auto e moto: il decreto

Incentivi auto e moto: il decreto

Sono partiti il 16 maggio i contributi per l'acquisto di nuovi veicoli, auto e moto, non inquinanti. Per gli incentivi sono stati stanziati 650 milioni di euro all’anno dal 2022 al 2024, risorse che fanno parte del Fondo automotive con una dotazione complessiva di 8,7 miliardi di euro fino al 2030. Sebbene i contributi siano consistenti, però, alcuni dubbi permangono. Innanzitutto per quanto riguarda gli importi, limitati rispetto al passato. E poi c’è il problema dei rincari, che rischiano di fagocitare buona parte degli incentivi. A lanciare l’allarme è stato il Codacons che, in una nota, ha espresso alcune riserve sul modo in cui è stata disegnata la misura. Il pericolo, avverte l’associazione dei consumatori, è che il provvedimento si trasformi nel “solito pasticcio all’italiana”.

Non solo, infatti, “la procedura per accedere ai nuovi incentivi potrebbe portare ad un vero e proprio “click day”, soprattutto per le vetture più richieste sul mercato”, ma, viste le risorse limitate, in molti potrebbero rimanere a bocca asciutta. “Il rischio” spiega il Codacons “è che a beneficiare del bonus saranno solo i più veloci, considerato che gli incentivi sono validi fino ad esaurimento dei fondi a disposizione, con la conseguenza che non tutti riusciranno ad accedere ai contributi”. Per l’associazione, inoltre, c’è anche un problema di giustizia sociale: non è previsto infatti un tetto all’Isee per poter beneficiare degli incentivi. “Questo significa che anche i cittadini più abbienti potranno accedere ai fondi pubblici per cambiare la propria autovettura, magari a discapito di famiglie più povere che avrebbero necessità del sussidio”.

Sono stati in molti inoltre a sollevare dubbi riguardo ai tempi di consegna. In un contesto già caratterizzato da difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime e, soprattutto, dei semiconduttori, necessari per le componenti elettroniche dei veicoli, la misura potrebbe aumentare i ritardi. Insomma, prima di ricevere l’auto acquistata potrebbero passare mesi. Con la conseguenza di mettere in pericolo il bonus: superati 180 giorni dalla firma del contratto senza che la macchina sia immatricolata, infatti, il beneficio decade. E di questi tempi, è raro che si riesca a rispettare la scadenza. Ma anche la tipologia delle auto che godranno dei contributi suscita più di qualche perplessità. Stando al decreto del governo che ha stanziato i fondi, infatti, gli incentivi (variabili tra i 2mila e i 5mila euro) andranno a vantaggio soprattutto delle auto elettriche e di quelle ibride plug-in. In questo caso il problema riguarda le stazioni di ricarica: troppo poche, secondo il Codacons. “Gli incentivi varati dal Governo determineranno un incremento delle auto elettriche in circolazione sul nostro territorio, ma in alcune zone del paese scarseggiano le colonnine destinate a ricaricare tale tipologia di autoveicolo”. Insomma, per i consumatori anche questo potrebbe essere fonti di disagi.