In Ubi finisce l’era di Massiah: "Lascio subito"

"Per fortuna l’Opas di Intesa non si è fermata tra il 50 e il 66%". Anche il cda vuole rimettere il mandato.

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di Elena Comelli

L’era di Victor Massiah in Ubi è finita ieri sera. L’ex numero uno della banca ha annunciato le proprie dimissioni al termine della conference call con gli analisti finanziari per i risultati del primo semestre. La decisione è arrivata dopo che la scorsa settimana si è conclusa con successo l’Opas avanzata da Intesa Sanpaolo per l’istituto. In una nota del cda di Ubi Banca si spiega che sono stati attribuiti temporaneamente facoltà e poteri a Elvio Sonnino, vice direttore generale vicario. "Per fortuna è stata superata la soglia del corridoio (la quota tra il 50% e il 66,67%, ndr), che avrebbe determinato un Vietnam. È stato raggiunto il 90% ma io ora auspico il 100%", ha detto Massiah dopo aver illustrato i risultati del semestre. Il cda di Ubi ha preso atto del successo dell’Opas, ottenuto dopo il rilancio per cassa di oltre 650 milioni aggiuntivi rispetto all’offerta iniziale, e ha auspicato la massima valorizzazione dell’eredità del gruppo Ubi da parte di Intesa.

"Sin d’ora, nell’attesa del regolamento dell’Opas, i consiglieri di Ubi Banca manifestano l’intenzione di rimettere il mandato nelle mani dell’offerente, rimanendo, se del caso, in carica per garantire la continuità operativa e gestionale nonché la corretta amministrazione della Banca fino all’assemblea di rinnovo degli organi", ha detto il cda. Ubi Banca ha chiuso il primo semestre con un utile a 184,3 milioni di euro, in crescita del 38,1% rispetto all’analogo periodo del 2019. Nel secondo trimestre l’utile netto è stato di 90,7 milioni, in linea con i 93,6 del primo trimestre dell’anno, nonostante l’impatto del lockdown per Covid19 sui ricavi e maggiori rettifiche su crediti.

I proventi operativi del primo semestre si sono attestati a 1,80 miliardi, con un calo contenuto dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, nonostante l’impatto del lockdown per Covid-19. Oneri operativi a 1,18 miliardi (-0,8%) nonostante l’inclusione di maggiori spese amministrative (circa 37 milioni) in relazione al Covid-19 e all’opas di Intesa Sanpaolo.

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