Mercoledì 24 Aprile 2024

Imu 2020: chi deve pagare a dicembre e chi no. La prossima scadenza

Il contribuente medio, come il dipendente che ha altri immobili oltre la casa in cui abita, deve rispettare la scadenza. Molte, invece, le esenzioni per le imprese colpite dall'emergenza Covid-19

Modulo per il pagamento dell'Imu

Modulo per il pagamento dell'Imu

Roma, 9 dicembre 2020 - Dicembre è il mese dell'Imu: è il piatto forte delle scadenze fiscali di fine anno. In questo 2020 segnato dalla pandemia, però, i soggetti esentati, in primis le aziende, non mancano: il governo, con i decreti Ristori successivi, ha cercato di dare respiro ai settori e alle attività che hanno dovuto fermarsi e hanno subito perdite economiche a causa dell'emergenza Covid. 

Chi deve pagare l'Imu il 16 dicembre

Questa tassa, che ha inglobato definitivamente la Tasi, vale almeno 16 miliardi l'anno per l'erario. Per il contribuente 'normale', come i dipendenti con una seconda casa (sulla prima abitazione non si paga più dalla Legge di Stabilità del 2014), non cambia nulla: la scadenza del saldo Imu resta quindi il prossimo 16 dicembre. 

Chi non deve pagare l'Imu

I vari decreti del governo, però, hanno escluso dalla seconda rata, il settore del turismo e dello spettacolo: dunque gli stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, le terme, gli alberghi, le pensioni e gli immobili destinati alle attività ricettive, ma anche i teatri e i cinema, le discoteche e le strutture utilizzate per eventi fieristici e manifestazioni. L'esonero per alcune di queste categorie – teatri e cinema in particolare – sarà esteso anche al 2021 e 2022 (ma serve l'ok della Commissione europea). Con una postilla importante: i proprietari degli immobili devono essere anche gestori delle attività in questione o comunque – novità contenuta nell'ultimo decreto Ristori Quater – l’utilizzatore deve coincidere con il soggetto passivo d’imposta (anche se non proprietario dell’immobile).

Bar e ristoranti in zone arancioni e rosse

Anche i pubblici esercizi e le attività economiche nelle zone rosse o che abbiano subito determinate chiusure dovute al lockdown non devono pagare la seconda rata Imu. Valgono anche qui le condizioni già sottolineate per cinema, teatri e alberghi: il proprietario deve essere gestore o almeno quest'ultimo deve coincidere con il soggetto passivo d'imposta. Tutti gli altri soggetti non beneficiari delle esenzioni, come si diceva all'inizio, sono obbligati al versamento entro la scadenza classica, cioè il 16 dicembre. 

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