Giovedì 18 Aprile 2024

"Vendiamo l’economia circolare chiavi in mano"

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CAMILLA COLUCCI, 28 anni, è vicepresidente con delega Esg (Environmental, Social and Governance) di Innovatec e founder e Ceo della startup Circularity.

Siamo in piena crisi energetica e in ritardo sulle rinnovabili, vede una svolta nella situazione attuale?

"È fondamentale raggiungere l’indipendenza energetica ed evitare di continuare ad approvvigionarsi tramite fonti fossili. L’uso di energie rinnovabili è stato avviato diversi anni fa, ma per un periodo troppo breve. Oggi, con il Pnrr, il Next generation Eu e gli altri fondi stanziati, c’è una movimentazione di massa delle aziende, soprattutto sul fotovoltaico. E’ necessario, quindi, incrementare il risparmio e l’efficientamento energetico".

L’efficientamento passa anche dalle abitazioni che, in Italia, appartengono soprattutto a classi energetiche basse, come rimediare?

"Occorre assolutamente invertire questa tendenza. Come Innovatec abbiamo lanciato, a giugno 2020, il Progetto ‘HouseVerde’, per la riqualificazione energetica sostenibile del patrimonio immobiliare e la messa in sicurezza con la ristrutturazione antisismica, consentendo ai destinatari di poter usufruire del Superbonus. Abbiamo creato ‘Igreenet’, una rete di partner sul territorio nazionale che ci supportano nell’efficientamento energetico. Nel corso dei prossimi due anni, vedremo come cambierà l’assetto del patrimonio immobiliare".

È il momento del boom del fotovoltaico, il gruppo Innovatec è pronto?

"Siamo da sempre in campo tramite la controllata ‘Innovatec Power’, attiva nel settore della riqualificazione energetica e delle rinnovabili. Recentemente, abbiamo acquisito il 29,58% di Esi spa, specializzata in fotovoltaico, e stiamo sviluppando un’importante pipeline che darà un contributo alla sostenibilità ambientale ancora più concreto, con lo scopo di realizzare impianti sopra il megawatt per grandi imprese. Il nostro obiettivo, indicato anche nel piano industriale 2022-24, è di costruire 65 megawatt di impianti, soddisfando le esigenze di mercato e con particolare attenzione al settore agrovoltaico. C’è molta richiesta in questo campo, motivata dagli incentivi dello Stato".

Come funziona questo servizio?

"Seguiamo i clienti nella progettazione, realizzazione e gestione di soluzioni impiantistiche e tecnologiche, grazie a un’offerta multibrand che si avvale di strutture dedicate e personale certificato, fornendo soluzioni ‘chiavi in mano’ personalizzate e ottimizzate nel campo dell’efficientamento energetico".

La sostenibilità ambientale è un valore perseguito anche all’interno del gruppo?

"Assolutamente. La nostra policy è all’insegna di criteri Esg e si pone il traguardo della ‘Carbon neutrality’. Due anni fa, abbiamo avviato un piano strategico di sostenibilità, con un programma di decarbonizzazione che ha visto, come primo step, la misurazione delle emissioni di carbonio prodotte dal gruppo nel 2021 ed è proseguito con l’impostazione di un piano triennale di riduzione delle emissioni".

Quali sono le azioni che avete messo in campo?

"Il primo passo è stato formare il management e formalizzare policy interne. E’ importante, poi, indirizzare anche fornitori e stakeholder verso politiche di sostenibilità. Inizieremo, alla fine di quest’anno, con un progetto che coinvolge proprio i fornitori. È fondamentale partire dalla riduzione delle emissioni anche attraverso l’efficientamento energetico dei nostri mezzi di trasporto e degli stabilimenti, alcuni di essi autoproducono già energia tramite impianti fotovoltaici. In un secondo momento, avvieremo un piano di compensazione delle emissioni con progetti di salvaguardia degli ecosistemi e di riforestazione, per compensare i residui dopo aver ridotto le emissioni più significative".

I numeri del fatturato sono in costante aumento, prevede un’ulteriore crescita nel futuro?

"Il primo semestre del 2022 ha visto ricavi in aumento del 156%. Prevediamo una crescita costante: il piano industriale 2022-24 indica ricavi per oltre 400 milioni, più che raddoppiati rispetto al 2020, grazie all’ampliamento dei servizi end to end, del fotovoltaico, dell’impiantistica dedicata all’economia circolare e a filiere di recupero innovative".

Tra i vostri obiettivi c’è quello di diventare leader in Italia nella ‘tecnologia pulita’: è un traguardo vicino?

"Non è un traguardo facile perché dobbiamo scontrarci con competitor e big player che operano da più tempo, ma il nostro gruppo è portatore di un’offerta integrata a 360 gradi che non esiste sul mercato, ad oggi, e che fornisce consulenza, servizi e ricerca su innovazione, sostenibilità, efficienza energetica ed economia circolare. Abbiamo grandi opportunità e puntiamo a fare sempre meglio. Siamo sulla strada giusta anche se, chiaramente, non avevamo fatto i conti con la guerra in Ucraina e l’attuale crisi energetica e dobbiamo, come tante imprese, superare questo momento drammatico".

La costituzione della sub-holding ‘Haiki +’, a metà del 2022, rientra in questa strategia?

"Haiki è un gruppo leader nei settori dell’ambiente e dell’economia circolare e ingloba tutte le realtà del gruppo attive in questi campi per fornire servizi alle imprese. Lo scopo era quello di andare sul mercato con un’unica voce, dando ancora più chiarezza alla nostra mission. Non a caso la parola ‘Haiki’ in giapponese significa rifiuto, scarto, e l’aggiunta del ‘plus’ vuole dare una connotazione positiva al termine, con una vision che va oltre il concetto classico di scarto".