Sabato 20 Aprile 2024

"Unire natura e città ora è indispensabile"

OGGI è possibile lavorare a un’integrazione strutturale tra la dimensione naturale e quella della città?

"Sì. Nel 2020 la massa di materiali prodotti dall’uomo ha sorpassato quella della biomassa vivente, secondo uno studio dell’Istituto Weizmann per le Scienze pubblicato da Nature – risponde Maria Chiara Pastore, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano e direttore del dipartimento di ricerca Stefano Boeri Architetti –. È la prima volta che la parte antropogenica supera la massa vivente della natura. E anche per questo, durante l’appuntamento ‘Business Planet - Costruire un futuro sostenibile, progettare una crescita consapevole’ sarà importante focalizzarsi su come la natura possa e debba entrare nelle nostre città".

Professoressa Pastore, può fare un esempio?

"Uno tra tutti è ‘Forestami’, un progetto che seguo dal 2019 per trasformare gli spazi della città metropolitana di Milano e metterli a disposizione delle piantagioni. Il progetto coinvolge tutti i singoli comuni al fine di immaginare delle aree che possano essere rimesse a disposizione della natura. È un lavoro dettagliato, che studia i benefici che queste piante possano portare, dove i percorsi progettuali sono strategici: anche per questo non manca un comitato tecnico che si occupa della parte botanica. Il cambiamento climatico, infatti, ci invita a ripensare al rapporto con la natura".

Qual è l’obiettivo in vista del futuro?

"Fare in modo che progetti di questo tipo portino effettivamente a immaginare una nuova generazione di edifici che non separino ciò che è la struttura da tutto ciò che è, invece, la natura. Lo scopo è tenerle insieme in maniera sinergica e integrata: fino a un decennio fa la dimensione naturale e artificiale interagivano poco, ma è evidente che per cambiare le cose sia necessario lo sforzo di tutti. Anche per questo si mettono in campo politiche che incentivano la trasformazione dello spazio a terra con viale alberati e molti altri ancora: un esempio è la città di Caen, in Francia, che lavora alle depavimentazione degli spazi antistanti agli alberi per riportare il suolo ad essere permeabile, così da ottenere un miglior spazio vitale".

g. d. c.