Superbonus 110, lettera di Abi e Anci al Governo

Soluzione immediata per sbloccare i crediti fiscali delle imprese

Roma, 12 novembre 2022 - Le banche e le aziende edili, in questo periodo, sono accomunate dalle stesse preoccupazioni legate all'applicazione delle agevolazioni per l'efficientamento energetico, il sismabonus e per il patrimonio immobiliare. Le modalità di applicazione dei diversi bonus, infatti, stanno mettendo in serio pericolo i conti delle aziende edili coinvolte e rischia di compromettersi ulteriormente.

Superbonus 110: chi ci guadagna davvero con il quoziente familiare. Le simulazioni

Centinaia di edifici si affacciano sulla costa di Napoli (Ansa)
Centinaia di edifici si affacciano sulla costa di Napoli (Ansa)

Per questo motivo Ieri l'Abi – Associazione Bancaria Italiana e Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili hanno insieme scritto al Governo una lettera per richiamare l’attenzione sulla gravità della situazione nella quale si trovano, oramai da mesi, migliaia di cittadini e imprese che hanno fatto affidamento su misure di incentivazione indirizzate verso l’efficientamento energetico e sismico nonché per altre attività connesse al nostro patrimonio immobiliare.

In particolare, scrivono i Presidenti Patuelli e Brancaccio, occorre scongiurare al più presto una pesante crisi di liquidità per le imprese della filiera che rischia di condurle a gravi difficoltà a causa di crediti fiscali maturati e che in questo momento non è più possibile cedere, visti anche i limiti delle capienze fiscali. Le due associazioni propongono anche delle soluzioni. Infatti, Abi e Ance chiedono quindi una misura tempestiva e di carattere straordinario che consenta agli intermediari di ampliare la propria capacità di acquisto utilizzando una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24, compensandoli con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dagli intermediari. “Questa soluzione – scrivono i Presidenti di Abi e Ance – permetterebbe agli intermediari di ampliare la loro capacità di acquisto di crediti certi e verificati dagli intermediari stessi, al momento non utilizzabili”. Soprattutto in questa delicata fase congiunturale Abi e Ance chiedono la soluzione a queste criticità nel più breve tempo possibile.