Giovedì 25 Aprile 2024

Sostenibilità e ruolo sociale Se etica fa rima con cosmetica

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"SIAMO NATI CON UN SOGNO: rendere la bellezza un bene accessibile a chiunque. E siamo fieri di poter dire che non abbiamo mai smesso di sognare". È il "manifesto della bellezza democratica" di L’Erbolario, un’impresa che rappresenta qualcosa di unico nel suo genere e che per questo motivo sfugge ad ogni classificazione. Quest’azienda lombarda, fondata nel 1978 da Franco Bergamaschi e dalla moglie Daniela Villa (nella foto) nel Parco Adda Sud, alle porte di Lodi, è sicuramente un campione della sostenibilità d’impresa ante-litteram. Concepita e realizzata ben prima dell’avvento dell’era dell’economia sostenibile, è il frutto della lunga storia d’amore con la natura e con la bellezza dei due fondatori, che fin dall’adolescenza trascorrevano insieme le giornate nei campi della campagna lodigiana alla ricerca di erbe spontanee. Oggi questa storia d’amore è un’eccellenza produttiva italiana, conosciuta in tutto il mondo, gestita dai due fondatori affiancati dai figli Luigi e Giulia. L’Erbolario è specializzata nella fabbricazione di prodotti per toilette: profumi, cosmetici, saponi e simili. Leader della cosmesi di derivazione vegetale, entra oggi nelle case di oltre 10 milioni di famiglie italiane ed è distribuita in 45 Paesi nel mondo.

È diventata così – senza mai abbandonare la propria vocazione di impresa familiare – un’azienda riconosciuta a livello internazionale, con 4.800 punti vendita in Italia e 190 negozi in franchising, di cui 16 all’estero. Cosmetica fa rima con etica nella visione di L’Erbolario, che dal 2021 è una società benefit e che punta ad ottenere a breve anche la certificazione B-Corp: accanto all’obiettivo del profitto, assume grande rilievo anche il ruolo sociale e ambientale che quest’impresa si propone di svolgere. La produzione è al 100 per cento made in Italy, anzi made in Lodi: ogni fase della lavorazione avviene nel sito produttivo nel Parco Adda Sud, alle porte della città lombarda, nel centro storico della quale sono ancora aperte le due botteghe storiche da cui tutto è iniziato.

La sostenibilità ambientale è scritta nel Dna dell’azienda: i "cosmetici vegetali" di L’Erbolario nascono da materie prime vegetali, e sono quindi per definizione rinnovabili. Materie prime coltivate direttamente dall’azienda, seguendo i severi dettami dell’Agricoltura biologica ecosostenibile. E quando ciò non è possibile, perché servono essenze che non sono disponibili in Italia per motivi climatici o geografici, l’azienda cerca sempre materie prime prodotte in una logica solidale e sostenibile, dotate di una filiera chiara da cui risulti il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunità locali. Dal punto di vista del packaging dei suoi prodotti, L’Erbolario è stata una delle prime aziende ad usare la plastica ottenuta dalla canna da zucchero o da altri vegetali e recentemente ha introdotto l’utilizzo della plastica Owp, ottenuta dalla lavorazione di quella recuperata in mare.

[email protected] @FFDelzio