Sorpresa: lo streaming avvantaggia i giovani

OGNI GIORNO SU SPOTIFY vengono caricati in tutto il mondo circa 66.000 brani. Il che fa 2.007.500 al mese, 24.090.000 l’anno. Solo in Italia nel 2021 sono usciti sulle piattaforme 323.014 brani contro i 304.656 del 2020 e i 209.480 del 2019. Questo significa un incremento del 6 per cento rispetto al 2020 e addirittura del 54 per cento rispetto al 2019. Meno impetuosa la produzione di album. Nel 2021 ne sono usciti, infatti, 11.033 contro i 10.618 del 2020 e i 14.735 del 2019. Quindi se nel 2021 il mercato ha segnato una ripresa del 4% rispetto al pandemico 2020 è rimasto comunque sotto del 25% rispetto al 2019.

Ma con le nuove attività, secondo i discografici, le opportunità del mercato sono aumentate. "Basti pensare ai ricavi che arrivano da Instagram, da Facebook, da TikTok e da tutte le nuove piattaforme che generano miliardi di stream ogni settimana", spiega Mazza. "Tutte nuove entrate che si cumulano a quelle dello streaming, della vendita di cd o di vinile". Un sistema che favorisce soprattutto gli emergenti. "In Italia le case discografiche, grazie anche all’opportunità di usufruire di un tax credit del 30% come il cinema, hanno investito molto sui giovani artisti, tant’è che c’è stato un ricambio fortissimo e l’età media è scesa del 35% in un decennio", conclude il ceo di Fimi. "Diciamo che lo streaming ha un po’ ‘democratizzato’ il settore rispetto al passato; se prima avevamo pochi artisti che facevano grandi vendite, adesso abbiamo molti artisti che fanno vendite non altissime, ma significative".

Quant’è il consumo di musica digitale? Nel secondo trimestre 2021 gli abbonati ai servizi streaming erano 523,9 milioni, con mercato ad appannaggio per il 31% di Spotify, per il 15% di Apple Music, per il 13% di Amazon Music, per un altro 13% di Trencent Music, per l’8% di YouTube Music, per il 6% di NetEase, per il 2% di Deezer, per il 2% di Yandex, mentre gli altri si dividevano il restante 10%. Da notare che nel 2021 il mercato è cresciuto rispetto al 2020 di quasi 110 milioni di utenti, vale a dire del 26,4%.

Andrea Spinelli