"Siamo l’alleato delle aziende contro il caro bollette"

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HA GENERATO per i propri clienti un risparmio di 20 milioni di euro nell’ultimo anno di fornitura. Energika, azienda riminese leader nella consulenza in ambito energetico all’industria e al terziario, da tempo è compagna di viaggio delle aziende. In questo periodo lo è più che mai: tagliare i costi per la spesa energetica è una necessità da cui passa la sopravvivenza di molte imprese. L’amministratore Paolo Paglierani ha anche realizzato un vademecum per districarsi nel mercato dell’energia. S’intitola ‘Guida all’uso consapevole dell’energia: un manuale pratico per risparmiare sui costi delle bollette energetiche’. Uscito a settembre, il libro è diventato un best seller, fino a balzare al primo posto per vendite su Amazon nella classifica della sezione ‘Scienze, tecnologia e medicina’.

Paglierani, la aziende fanno ancora i conti con il caro-energia: il momento più difficile è alle spalle?

"Non è facile rispondere, anche se in base alla nostra esperienza nel settore ci sentiamo di affermare che purtroppo il peggio non è ancora alle spalle. In futuro dobbiamo attenderci degli scossoni. Se è vero che negli ultimi mesi abbiamo assistito a un ridimensionamento dei picchi di prezzi visti in particolar modo in concomitanza con il conflitto in Ucraina, quello dell’energia è un mercato che presenta condizioni estremamente mutevoli, che lo espongono a una grande volatilità che potrebbe ripresentarsi anche nell’immediato futuro".

I prezzi potrebbero tornare a salire?

"Non è da escludere che da qui ai prossimi mesi i prezzi possano andare incontro a nuove impennate repentine: famiglie e imprese dovrebbero avere ben chiara questa eventualità. La ragione è da ricondurre essenzialmente alla questione della sicurezza energetica e quindi alle difficoltà di approvvigionamento ormai strutturali che caratterizzano il nostro Paese. L’Italia dipende da altre nazioni per quanto riguarda il reperimento di buona parte delle risorse energetiche, a cominciare dal gas. Questo ci pone in una condizione di dipendenza che ci rende più vulnerabili di fronte a oscillazioni imprevedibili del mercato".

Sulla transizione energetica c’è ancora tanto da fare?

"Purtroppo, rispetto ad altri Paesi, il nostro non ha compiuto con altrettanta convinzione alcune scelte strategiche, come ad esempio quella sul nucleare o sulle fonti rinnovabili, che avrebbero potuto configurare uno scenario molto diverso".

Nuovi rincari sono possibili, lei dice: le aziende ne sono consapevoli?

"Abbiamo assistito negli ultimi anni a un interesse crescente delle aziende sul fronte del risparmio energetico. Ma ritengo che una parte del tessuto imprenditoriale italiano tenda ancora a sottovalutare il problema, oppure a considerarlo questione ormai risolta e destinata a non ripresentarsi. Il fabbisogno energetico del nostro Paese e alcune particolari condizioni strutturali non dovrebbero permetterci di abbasrsare la guardia. Il futuro ci riserverà altre sfide legate al tema dell’energia. Quella legata al risparmio energetico è una priorità che le aziende non possono permettersi di rinviare".

E allora come si fa a tagliare la spesa per l’energia?

"I prezzi sono dinamici e instabili. Si può fare attenzione cercando di cogliere i momenti in cui i prezzi scendono. A quel punto chi acquista energia può chiedere al fornitore di rinegoziare le tariffe. Il mercato è liberalizzato, quindi è onere del consumatore chiedere di rivedere i prezzi. Altrimenti si può scegliere un fornitore alternativo". Cosa consiglia agli imprenditori per ridimensionare i consumi?

"Le possibilità sono diverse. Dal recupero del calore perso nelle attività produttive all’efficientamento dei macchinari, fino a interventi di carattere gestionale e all’utilizzo di fonti rinnovabili. Noi entriamo in azienda, cerchiamo di capire dove sono le inefficienze e valutiamo le soluzioni migliori per rimediare. Con questi accorgimenti si può risparmiare anche il 30% sulla bolletta: per le realtà più grandi, vuol dire centinaia di migliaia di euro".

Come avete affrontato voi il momento in cui avete ricevuto il picco di richieste?

"È stata una sfida particolarmente impegnativa, tenuto conto del fatto che siamo partiti come un piccolo team di ingegneri e di professionisti e che nel tempo l’ossatura di base della nostra realtà è rimasta essenzialmente identica. Siamo andati ad ampliare il nostro team così da poter offrire risposte efficaci alle esigenze dei clienti. Il nostro progetto resta comunque un work in progress".

Quanto accaduto lascia degli insegnamenti?

"Il punto è proprio questo: non dobbiamo permettere che gli insegnamenti appresi in questi mesi, in cui abbiamo affrontato una vera e propria emergenza, vadano sprecati. Efficientamento energetico ed energie rinnovabili sono le due direttrici lungo le quali dobbiamo muoverci e lungo le quali investire le nostre risorse: rappresentano senza dubbio il futuro. Allo stesso tempo all’orizzonte si profilano alcune opportunità come quella legata alle comunità energetiche, una frontiera interessante che merita di essere approfondita".