Giovedì 18 Aprile 2024

Si alzi il sipario: alla Scala di scena la transizione energetica

Nicola Monti, amministratore delegato di Edison

Nicola Monti, amministratore delegato di Edison

IMMAGINIAMO di essere alla Scala, la sera della Prima, il 26 dicembre di 139 anni fa. È in programma la Gioconda di Amilcare Ponchielli, ma il pubblico, prima ancora che si alzi il sipario, ha già la bocca aperta per lo stupore: per la prima volta il teatro è illuminato da 2.450 lampadine che avevano sostituito definitivamente i lumi a gas. L’energia elettrica era generata dalla prima centrale termoelettrica, in via Santa Radegonda, a pochi passi dal Duomo. È così, con quella geniale intuizione del fondatore di Edison e rettore del Politecnico di Milano, Giuseppe Colombo, che nasce il rapporto fra la più antica società energetica d’Europa e la Scala. È un lungo cammino percorso insieme quello fra Edison e Scala, un rapporto che come si vede ha radici profonde e che oggi, alla vigilia della Prima scaligera 2022, il "Boris Godunov" di Musorgskij, diretto da Riccardo Chailly con la regia di Kasper Holten e Ildar Abdrazakov protagonista, prosegue nel segno dell’efficientamento energetico.

Dopo aver azzerato le emissioni di dieci Prime compensando il fabbisogno energetico degli spettacoli attraverso fonti rinnovabili, il connubio fra la storica azienda e una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo si è arricchito di nuovi percorsi volti a una gestione più efficiente dell’energia che hanno l’obiettivo di generare un impatto ambientale e sociale positivo. Edison è fondatore sostenitore del teatro e dall’anno scorso è fornitore unico di energia elettrica 100 per cento green della Fondazione Teatro alla Scala. L’intesa si è rinsaldata grazie a questo progetto "Scala Green" che promuove il percorso di sostenibilità energetica della Fondazione e che si traduce, a detta di Edison, "nello sviluppo di una diagnosi energetica utile a delineare le prossime iniziative di un progressivo piano di transizione energetica della Fondazione in tutte le sue sedi cittadine". E questo, ovviamente, sempre allo scopo di ottimizzare i consumi e ridurre l’impronta carbonica. "La collaborazione che abbiamo con la Fondazione del Teatro alla Scala e il Comune di Milano – dice Nicola Monti, amministratore delegato di Edison – è una partnership solida e profonda. Ogni anno riusciamo a migliorare i traguardi precedenti, in termini sia di sostenibilità energetica, attraverso la partnership tecnica con la Fondazione e le sue sedi, sia di impatto sociale attraverso l’iniziativa di Prima Diffusa. Siamo orgogliosi di mettere a disposizione le nostre competenze e le nostre esperienze per dare un contributo concreto alla costruzione di un presente sostenibile nella nostra città di fondazione e a beneficio di tutta la sua popolazione".

È ormai da dodici anni che Edison ha permesso che l’energia della Prima fosse rinnovabile e compensasse le emissioni di Co2. Ed è da cinque anni che l’azienda compie una serie di interventi per migliorare l’efficienza del teatro e delle sue sedi milanesi per rendere la Scala nel suo complesso sempre più sostenibile. Forte di una consolidata esperienza nel campo dell’efficienza, Edison ha analizzato nell’arco degli ultimi cinque anni i profili di consumo energetico degli impianti del teatro e dei laboratori ex Ansaldo, individuando in tal modo potenziali misure necessarie a ridurre sempre di più l’impatto ambientale. È stato ricostruito un modello energetico digitale della Scala e di tutti suoi spazi: in questo modo è stato possibile individuare gli interventi che possano evitare l’immissione nell’atmosfera di ulteriori 2000 tonnellate di Co2 all’anno, la quantità assorbita da 60 mila piante. In questo progetto Edison ha censito 1200 locali, raccolto dati di oltre 900 impianti e analizzato 6000 lampadine. In particolare è stato realizzato il progetto di illuminazione del Museo teatrale alla Scala con la direzione del light designer Marco Filibeck, l’efficientamento energetico con un nuovo impianto di illuminazione a Led dei laboratori del teatro nei locali delle ex acciaierie Ansaldo su un’area di ventimila metri quadrati adibita alle lavorazioni artigianali degli allestimenti scenici, dalla scenografia alla scultura, dalla falegnameria alla sartoria. Un sistema di smart lighting che assicura risparmi per oltre il 60 per cento e, tramite il controllo wireless, una gestione più efficiente e flessibile dei punti luce.

Altri interventi hanno interessato la sala prove Abanella, utilizzata anche per le registrazioni concertistiche, l’efficientamento dei globi che decorano la Sala Piermarini (foto qui sopra) e, infine, l’ottimizzazione del sistema di illuminazione interna dei palchi e del foyer del teatro. Ma torniamo all’imminente e attesissima Prima della Scala. Anche quest’anno Edison, a dimostrazione del suo impegno sul fronte della sostenibilità sociale e dell’inclusione, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Milano e con il Teatro alla Scala, promuove e organizza il programma di una iniziativa molto apprezzata dai milanesi, la "Prima Diffusa", in altre parole l’opera offerta al grande pubblico, che dall’1 al 7 dicembre porta il"Boris Godunov" in 32 location milanesi, in centro e in periferia, e inoltre all’aeroporto di Malpensa, al teatro civico Roberto de Silva di Rho e al museo della macchina per caffè a Binasco. Sessanta appuntamenti completamente gratuiti, tra proiezioni (anche quella della stessa prima scaligera), recital, balletti, mostre, conferenze e performance artistiche tutte ispirate al capolavoro di Petrovic Musorgskij. La "Prima Diffusa", giunta quest’anno alla sua undicesima edizione, ha visto già la partecipazione complessiva di 200 mila persone.