Martedì 16 Aprile 2024

"SERVE UN’ESTATE SENZA ALTRI STOP"

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"SE IN ESTATE la curva dei contagi, e di conseguenza le disposizioni governative, ci consentisse di mettere in strada i grandi tour estivi salviamo la pelle nonostante cinque mesi d’inattività – dice Roberto De Luca –. Altrimenti il problema diventa molto, molto, serio. Non so, infatti, quale azienda al mondo possa resistere a tre anni di stop". Il Presidente di Live Nation Italia si riferisce innanzitutto a grandi raduni organizzati dalla sua agenzia come Firenze Rocks e l’IDays di Milano, al tour nei grandi spazi di Vasco Rossi, ai concerti negli stadi Cesare Cremonini e Marco Mengoni. Questo perché i grandi eventi creano anche molto lavoro.

Basta pensare che in tour si muove una città di 180 persone a cui su piazza, per servizi di sicurezza, facchinaggio e quant’altro, se ne aggiungono altri 800-900. E nei festival, che durano l’intera giornata e richiedono due turni di lavoro, le cifre si raddoppiano. Facile immaginare, quindi, l’impatto che certi grandi eventi hanno su un comparto di oltre 375mila operatori in affanno ormai da due anni. "Ovviamente siamo già al lavoro sull’estate – commenta il numero uno di Live Nation Italia –. Il problema è capire se e quando verrà data la luce verde, perché la macchina ha bisogno di un po’ di tempo per mettersi in moto. Non possiamo, infatti, permetterci di saltare l’estate per la terza estate consecutiva, perché a quel punto i danni sarebbero veramente irreparabili, siamo in attesa di capire cosa accadrà.

Al momento, infatti, non è ancora chiaro quali saranno le capienze consentite, anche se probabilmente non intere. Certo è che se con la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera il trend iniziasse a migliorare, le istituzioni dovrebbero cominciare a guardare avanti con un po’ più di fiducia, prospettando per tempo scenari estivi che consentano di passare immediatamente alla fase produttiva".

an. spi.

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