Quell’area verde dove la scienza è al servizio della biodiversità

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C’È UN’AREA di 500 ettari in provincia di Pavia, in cui il panorama non ha nulla a che vedere con quello tipico della Pianura Padana, con le sue piantagioni squadrate che si susseguono l’una l’altra senza soluzione di continuità. Quest’area è il regno della biodiversità: come in una "macchina del tempo" della natura, è stata riportata a una situazione paragonabile all’anno Mille in cui sono tornate a vivere e prosperare anche specie autoctone come tabaroso o il cavaliere d’Italia. È il "NeoruraleHub" di Cascina Darsena, di proprietà di Simbiosi, l’innovativa società fondata da Rosita Natta insieme a Piero Manzoni.

Rosita Natta è la figlia di Giulio Natta, un ingegnere italiano insignito del premio Nobel per la Chimica nel 1963 per le scoperte compiute insieme a Karl Ziegler nel campo della tecnologia dei polimeri. Con lo stesso spirito pioneristico si muove oggi Simbiosi, che vuole trasformare il suo progetto "neorurale" in un modello replicabile in ogni angolo del pianeta: non a caso, esperimenti simili sono stati avviati anche nell’Ontario (Canada), in Louisiana (Usa) e a Marula (Kenya). Ma cos’è il "metodo neorurale", che ispira questa particolarissima iniziativa? È un approccio che studia le dinamiche della natura e prova a replicarle, utilizzando a tal fine le tecnologie e le conoscenze scientifiche più avanzate. Un paradigma opposto rispetto a quello "estrattivista" che ha caratterizzato finora il rapporto tra Uomo e Natura, in cui l’uomo cercava e cerca di piegare la natura alle proprie esigenze. Con il metodo "neorurale" le risorse della natura vengono impiegate responsabilmente, in un’ottica circolare: non vengono semplicemente prelevate, usate e buttate, ma inserite in un sistema in cui l’agricoltura dialoga con l’industria e con il territorio. L’obiettivo ambizioso del "metodo neorurale" è quello di ridisegnare i distretti industriali e i territori, trasformandoli in centri con minori sprechi di risorse naturali (acqua, suolo, energia, materiali), riducendone i consumi, le emissioni di CO2 e producendo energia da fonti rinnovabili innovative ed efficienti. Questa visione fa di Simbiosi il primo Produttore d’Ambiente e la prima Nature-Based Solution (Nbs) valley italiana, dove l’innovazione si ispira interamente alla natura.

Un esempio concreto è costituito dalla tecnologia "Adam & Eva", progettata da Simbiosi per il controllo e la gestione delle risorse energetiche e naturali del processo produttivo, sia industriale che agricolo. Questa tecnologia lavora con algoritmi auto-adattivi e consente di monitorare qualsiasi impianto produttivo in tempo reale, stimandone l’andamento nei periodi futuri e tenendo sotto controllo i valori delle variabili considerate rilevanti. Consente, inoltre, tramite l’analisi dei dati storici, di prevedere eventuali guasti passando quindi ad una logica di manutenzione predittiva.

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