Giovedì 18 Aprile 2024

Progetto Mercury, la strada è intelligente

Progetto Mercury, la strada è intelligente

Progetto Mercury, la strada è intelligente

INTELLIGENT ROAD, green solution, connected infrastructure, urban mobility… sono questi capisaldi della ‘rivoluzione’ che il Gruppo Autostrade per l’Italia sta mettendo in atto con l’avvio del progetto Mercury, un polo unico e coordinato per rendere le infrastrutture della rete sempre più moderne, sicure e fare in modo che da semplice gestore di infrastruttura la società si avvii ad essere un vero e proprio gestore della mobilità a 360 gradi, con la rete autostradale collante tra le diverse comunità territoriali che attraversa. Questo progetto di innovazione tecnologica sarà la chiave per aprire le porte al mercato dei servizi della mobilità e rendere Aspi protagonista dello sviluppo del Paese, insieme ad altri stakeholder di rilevanza nazionale, per una mobilità sostenibile in linea con le direttive del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza studiato dal governo.

Con un budget iniziale e un impatto diretto di spesa di centinaia di milioni di euro, e una ricaduta totale sull’economia di miliardi di euro, Mercury coinvolgerà tutte le società controllate di Aspi, già impegnate nel piano di ammodernamento e manutenzione della rete previsto nel Piano Industriale da 21,5 miliardi di euro: Pavimental, Movyon, Tecne, Free To X e la neonata Elgea nel campo dell’energia green e pulita, lavoreranno come un unico soggetto. Con Mercury, Autostrade prosegue il percorso di ricerca di soluzioni tech per la gestione del traffico: dal passaggio a una tariffazione puntuale sulle tratte autostradali in base alle fasce orarie, alla situazione del traffico e all’emissioni del veicolo. Si proseguirà inoltre con l’installazione delle 100 aree di ricarica ad alta capacità per veicoli elettrici. Elgea installerà pannelli per la produzione di energia pulita puntando, almeno in una prima fase, alla copertura del fabbisogno interno. In tema di mobilità nelle città, l’obiettivo è quello di ‘far parlare’ i grandi centri urbani con le arterie autostradali attraverso il monitoraggio dei flussi delle merci e degli accessi , oltre alla possibilità di collegare in tempo reale i veicoli di nuova generazione fra di loro e con l’infrastruttura, attraverso la tecnologia V2X, per la sicurezza, l’assistenza alla guida (fino a quella autonoma) e l’informazione all’utenza. Un programma di urban mobility ambizioso e all’avanguardia che vedrà Genova capofila della sperimentazione.