Mercoledì 24 Aprile 2024

PADIGLIONE ITALIA, IL TOTEM DI BRACCO È IL BELLO DELLA SCIENZA

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UN NUOVO E MODERNO ’gigante’ a dominare la scena del Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai. L’altro, manco a dirlo, è la copia in scala reale del capolavoro michelangiolesco del David che si impone al centro del percorso espositivo e che ha attirato migliaia di visitatori in questo primo mese abbondante dell’esposizione universale in terra emiratina. Il ’colosso’ in questione – che sta letteralmente catturando l’attenzione di chi si aggira all’interno dello spazio tricolore a Expo – è il grande totem antropomorfo denominato ’The beauty of imaging’ ispirato appunto alla diagnostica per immagini del ’Gruppo Bracco’, Official Gold Sponsor del Padiglione Italia.

"Guardare oltre non basta, bisogna ‘essere’ oltre" è il claim del Gruppo Bracco che, nei fatti, riesce nell’intento di unire in un solo concetto la ’Bellezza che unisce i popoli’ (slogan di casa Italia a Dubai) e l’eccellenza del ’Saper Fare’ del Bel Paese che il mondo ci invidia e che osserva sempre con maggiore attenzione. Una presenza, quella dell’azienda leader al mondo nell’imaging diagnostico, rafforza all’esposizione universale il "modello italiano di ricerca e innovazione nel comparto delle scienze della vita" con "soluzioni all’avanguardia in materia di salute, sicurezza e prevenzione, a iniziare dall’applicazione dell’intelligenza artificiale alla diagnostica per immagini".

Il totem prende ispirazione dalle proporzioni greche classiche dei Bronzi di Riace con un forte richiamo proprio al genio di Michelangelo, a Giovanni Battista Bracelli, incisore e pittore del ‘600, fino ad arrivare al ‘900 e alla rielaborazione delle forme di Picasso. Un’installazione multimediale all’insegna del connubio tra arte e scienza che è in grado di illustrare ai visitatori di tutto il mondo contenuti scientifici multimediali, rendendoli consapevoli dell’importanza della medicina predittiva e personalizzata e in particolare dell’imaging diagnostico, una delle scoperte più rilevanti nella medicina contemporanea. Il ’gigante’ di Bracco è alto 4 metri ed è composto da 82 schermi, suddivisi in 225 mattonelle Led ad altissima risoluzione. Un’opera di grande impatto emozionale che racconta anche la straordinaria bellezza del corpo umano, osservandolo dal suo interno "come siamo abituati a fare noi che siamo leader mondiale nel settore dell’imaging diagnostico" sottolinea la presidente e Ceo del Gruppo Diana Bracco che nel 2015 è stata presidente di Expo 2015 Spa e Commissario Generale di Padiglione Italia.

"Oggi – afferma – stiamo vivendo con l’integrazione tra biologia molecolare, biotecnologie e digitale una rivoluzione che cambia molto la medicina. E l’Italia di questa rivoluzione è un hub pulsante, avendo un network diffuso su tutto il territorio di valide strutture di ricerca pubbliche e private e di imprese innovative che sono la punta di diamante del nostro sistema industriale e rappresentano oltre il 10% del Pil". Una medicina che, osserva ncora Diana Bracco "è ormai sempre più personalizzata non solo per la diagnosi, ma anche per la prognosi e per indirizzare la terapia più efficace per il singolo paziente. Per questo Bracco sta investendo molto anche nell’innovazione digitale, nei tool di intelligenza artificiale per l’analisi delle immagini radiologiche. Il rapporto tra salute, medicina e tecnologia – chiude Bracco – è destinato a essere sempre più stretto e la progressiva ibridazione dei saperi permetterà la transizione alla cosiddetta ‘Medicina delle 4P’: predittività, prevenzione, partecipazione e personalizzazione".

"Il Gruppo Bracco assicura al Padiglione Italia – spiega il commissario Paolo Glisenti – un contributo altamente dimostrativo delle migliori competenze italiane per la salute nel campo della diagnostica per immagini, che è oggi fattore di grande innovazione nel modello multidisciplinare delle attività terapeutiche, che il contesto della pandemia sta rendendo di importanza strategica per l’umanità". Il totem di Bracco – visitabile fino al 31 marzo 2022 – è progettato da Studio Giò Forma, Mauro Belloni e Cromazoo e ‘The Beauty of Imaging’ è un portale immaginifico che accompagna il visitatore in un lungo viaggio che inizia da ciò che è visibile e si spinge, in una esplorazione ‘senza mappa’, all’interno del corpo umano fino agli elementi più infinitesimali che lo costituiscono.