Martedì 16 Aprile 2024

Mcdonald's punta sulle eccellenze del Made in Italy

Made in Italy riveste un ruolo primario nel menù di McDonald’s

I CAMPIONI DELLA FILIERA TRICOLORE Dall’Asiago Dop, al Montasio Dop, fino all’immancabile Aceto Balsamico di Modena Igp e alla Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp: il gusto dei prodotti di eccellenza del Made in Italy riveste un ruolo primario nel menù di McDonald’s.

MC DONALD’S conferma anche quest’anno la collaborazione con i Consorzi di tutela del nostro Paese. Dopo 65 milioni di panini venduti dalla prima edizione (circa 10 milioni soltanto nel primo anno) torna in tavola My Selection, la linea di ricette realizzate a quattro mani da McDonald’s e Joe Bastianich. Dall’Asiago DOP, al Montasio DOP, fino all’immancabile Aceto Balsamico di Modena IGP e la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, il gusto dei prodotti di eccellenza del Made in Italy torna a rivestire ora un ruolo primario: per la sola edizione 2022 sarà raggiunto il record di 650 tonnellate di ingredienti tipici acquistati. Collaborazioni, queste, che si traducono in un ulteriore passo avanti per ciò che riguarda un percorso "all’italiana" - che l’azienda intraprende ormai da diverso tempo – volto a puntare i riflettori sulla qualità delle eccellenze dei nostri territori, dove l’Emilia-Romagna (in cui si contano 55 ristoranti targati McDonald’s e 2500 dipendenti) si presenta come una delle regioni chiave per l’approvvigionamento di materie prime agroalimentari e un bacino vitale per lo sviluppo del business.

Qual è l’obiettivo di MySelection?

"L’iniziativa, arrivata ormai alla quarta edizione, è stata lanciata con un duplice obiettivo – spiega Dario Baroni, Ad di McDonald’s Italia -. Da un lato, quello di fare leva sulle eccellenze del made in Italy per elevare l’esperienza del gusto, dall’altro consentire al grande pubblico di conoscere queste stesse eccellenze, spesso legate ad aree geografiche ristrette o presenti sul mercato a costi elevati, offrendo così ai consorzi nuovi sbocchi di mercato. Questo connubio - grazie anche alla partnership con Joe Bastianich, capace di dare un tocco di marketing commerciale molto accattivante - è stato un successo fin dalla prima edizione, ed è ora diventato un appuntamento fisso nel nostro calendario: alcuni prodotti sono in assortimento a tempo indefinito, come MySelection Bbq, ma di anno in anno le ricette vengono rinnovate, con uno sviluppo ad hoc, grazie ad una ricerca in continuo aggiornamento".

In che modo?

"Il nostro chef, insieme a Joe Bastianich, aggiorna le ricette e seleziona di volta in volta le diverse eccellenze italiane per dare il via alle nuove edizioni. Questo avviene grazie a una ricerca basata su un trend di gusti, che merita ogni anno un’attenzione differente: non parliamo, infatti, di panini per un pubblico di nicchia ma di prodotti che incontrano il favore del grande pubblico. Anche per questo è importante individuare le preferenze e i gusti di un elevato numero di persone. Durante i mesi clou della pandemia persino le innovazioni hanno avuto vita difficile, minate dalle limitazioni imposte, come per esempio la mancata possibilità di accedere alle sale per consumare il proprio pasto. Ora che invece andiamo incontro a tempi nettamente migliori, i clienti stanno già apprezzando, con favore, le novità".

Come è evoluta la collaborazione tra McDonald’s, i Consorzi di tutela e i produttori locali?

"L’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di consorzi e dunque dotato di una ricchezza gastronomica considerevole e da sfruttare. Sulla base di questa consapevolezza è stata avviata, nel 2008, la nostra prima collaborazione con il consorzio del Parmigiano Reggiano: anno dopo anno, il percorso si è ulteriormente arricchito, fino a coinvolgere 16 consorzi differenti, tra cui l’Aceto balsamico di Modena, la cipolla di Tropea, l’Asiago, il Montasio e molto altro ancora".

Su cosa puntate?

"L’idea alla base è quella di non trasformare le collaborazioni in un semplice strumento promozionale, bensì integrarle a pieno nel nostro Dna: in questo modo, oltre ad offrire prodotti universalmente noti come il Big Mac o l’Hamburger, già preparati con ingredienti italiani, affianchiamo un range d’eccellenza valorizzando le nostre eccellenze Dop e Igp".

Come vengono selezionati questi prodotti?

"Intendiamo sviluppare delle ricette basate sull’utilizzo dei singoli ingredienti che, a livello organolettico, siano apprezzati dal maggior numero di persone. Prima di offrirle al grande pubblico, siamo soliti selezionare la bontà dei prodotti insieme ad alcuni clienti: l’obiettivo è rendere le nostre proposte attraenti per un’ampia platea e capaci di soddisfare il palato di ognuno".

Cosa differenzia McDonald’s dalle altre realtà?

"Anche nelle cosiddette hamburgerie gourmet, è raro trovare così tanti ingredienti che provengano da eccellenze dop e igp. A questo, McDonald’s unisce poi un altro elemento, cioè l’accessibilità, grazie alla quale riusciamo a portare ad un pubblico per tutte le tasche anche i prodotti più ricercati. Infine, la sorpresa: gli abbinamenti sono spesso audaci, per non offrire mai ricette scontate".

Quali sono gli investimenti presenti e futuri nel settore agroalimentare italiano?

"L’85% dei fornitori McDonald’s ha sede in Italia. Dalla carne bovina con il gruppo Cremonini, al pollo in esclusiva con Amadori, alla pancetta Beretta, il latte Granarolo, fino al packaging fornito dal gruppo Seda e molto altro ancora. Ogni anno, infatti, vengono acquistate circa 94mila tonnellate di prodotti Made in Italy, per un valore pari a 200 milioni di euro: un investimento destinato a crescere, dato anche il previsto aumento del numero dei punti vendita. La qualità dei nostri prodotti intende così garantire una sostenibilità e una crescita nel tempo, un fattore decisamente importante per le filiere italiane".