Giovedì 18 Aprile 2024

La sostenibilità della filiera nuova mission della Riso Gallo

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POCHI SANNO CHE L’ITALIA è leader incontrastato in Europa nella produzione di riso. Alle nostre latitudini, infatti, viene realizzato il 50% dell’intera produzione europea: le risaie italiane forniscono ogni anno circa 1,2 milioni di tonnellate di riso, grazie a un’attività produttiva che coinvolge circa 4.200 aziende. Protagonista di questa leadership tricolore è Riso Gallo, tra le più antiche industrie risiere italiane, che oggi è leader di mercato in Italia e sta spingendo l’intero settore verso un nuovo paradigma di sostenibilità. La storia di Riso Gallo inizia a Genova nel lontano 1856 con un primo stabilimento di produzione che lavorava risone importato.

Nel 1926, per concentrare le attività sulle terre di produzione italiane, Riso Gallo si trasferì a Robbio Lomellina, nel cuore della provincia di Pavia, dove si trova ancor oggi. Negli anni ’40 arriva l’intuizione che segna la svolta nella storia dell’azienda: nasce il marchio del gallo, reso celebre da indimenticabili pubblicità, oggi conosciuto in tutto il mondo. La bussola di Riso Gallo è oggi orientata interamente verso la sostenibilità, dalla produzione fino al consumatore finale. A partire dal 2018 Riso Gallo ha intrapreso infatti un percorso di sostenibilità volto a coinvolgere le realtà agricole della filiera nel progetto "Il Riso che Sostiene", cui attualmente aderiscono ben 155 aziende dislocate in Piemonte e Lombardia, tutte certificate secondo i migliori standard internazionale in materia di sostenibilità agricola.

"Promuovere la sostenibilità di un prodotto alimentare come il riso significa agire in primo luogo sulla sua coltivazione", ha dichiarato Riccardo Preve (nella foto), consigliere delegato di Riso Gallo, aggiungendo che "per fare un lavoro serio non possiamo tralasciare nessun passaggio della filiera. Ecco perché le aziende agricole rappresentano in primis l’elemento chiave con cui collaborare per incrementare il livello di sostenibilità dei nostri prodotti. Con il progetto “Il Riso che Sostiene“ oggi siamo arrivati a 155 aziende, che rappresentano il 10% dell’intera superficie nazionale seminata a riso".

In particolare, le aziende di questa community devono sottoscrivere "La Carta del Riso" che le impegna a seguire otto regole fondamentali di coltivazione e produzione: tra queste, l’assenza di utilizzo di glifosate direttamente sulle colture e il divieto di utilizzo di fanghi di depurazione. Le imprese più virtuose della filiera ricevono ogni anno da Riso Gallo il Premio "Mario Preve per un’Agricoltura Sostenibile", dedicato alla memoria del proprietario e presidente dell’azienda, scomparso di recente.

Ma una conferma dall’esterno dell’efficacia dell’’impegno aziendale per la sostenibilità viene anche da Statista, che ha incluso Riso Gallo tra le 100 aziende italiane più green ed eco-friendly, attente al clima e al tema della sostenibilità ambientale, misurandone lo sforzo sostenibile sulla capacità di riduzione delle emissioni di anidride carbonica in rapporto al fatturato.

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