Giovedì 25 Aprile 2024

Interni di pregio, i progetti griffati Mestieri L’aggregatore del meglio del Made in Italy

Interni di pregio, i progetti griffati Mestieri

Interni di pregio, i progetti griffati Mestieri

DI COS’È FATTO il Made in Italy? Di mestieri. Tutte quelle tecniche che, applicate con perizia, trasformano i materiali in bellezza, stile, lusso. "Noi italiani siamo riconosciuti ed invidiati per tre cose: la moda, il cibo e il nostro saper fare. Ma ci manca un brand riconosciuto nel mondo che riunisca al suo interno queste capacità uniche", spiega Oscar Marchetto. Per questo è nata Mestieri, controllata al 100% da Somec, con l’intento di realizzare progetti chiavi in mano su interni di pregio, valorizzando le competenze e il saper fare di diverse realtà artigiane altamente specializzate nella lavorazione di vari materiali, dai metalli ai marmi, passando per legni pregiati, pelli e tessuti. "Il nostro Paese è ricco di aziende che hanno conoscenze e competenze uniche nella lavorazione dei materiali, ma spesso sono troppo piccole per accedere alle commesse più importanti a livello internazionale", fa notare Marchetto. La maestria, la conoscenza, la flessibilità e la capacità di trovare soluzioni in fase progettuale ed esecutiva sono valori tipici di queste realtà e più in generale del Made in Italy. È un patrimonio di esperienze uniche al mondo, che possono ora contare sul coordinamento di una capofila che le incorpora e si fa carico della gestione a tutto tondo dei progetti più complessi, aprendo loro le porte verso obiettivi sempre più ambiziosi.

"Con la costituzione di Mestieri, possiamo aprire a queste realtà l’accesso a nuove opportunità e fungere da garante per la preservazione dello straordinario patrimonio che appartiene al saper fare italiano", sottolinea Marchetto. La richiesta di interni di alta gamma è in costante crescita e vede particolare effervescenza in diversi ambiti tra cui il residenziale high-end, il retail e l’hospitality di lusso, sia nel civile, che nel navale. Mestieri offrirà soluzioni esecutive altamente personalizzate, con un’elevata competenza artigianale, valore aggiunto per il quale le aziende italiane sono riconosciute e ricercate a livello internazionale. "È un mercato che tra Europa e Stati Uniti fa 20 miliardi di euro all’anno – precisa Marchetto –. Il mio obiettivo è aprire questo mercato a tutte le piccole aziende da 5, 10 o 15 milioni di euro di fatturato che sanno lavorare in modo unico i materiali, l’ebano, il marmo, le pelli, il bronzo, ma non hanno la forza di essere proiettate nei mercati globali. Le mettiamo insieme e lavoriamo su progetti tailor made di altissimo livello, nel civile per il segmento del retail, degli hotel, degli yacht".

Mestieri, che nei prossimi mesi crescerà con una serie di nuove acquisizioni, sarà un agglomerato di eccellenze italiane: "Alcune di queste sono già presenti nel tessuto societario del nostro gruppo, altre vi entreranno presto", spiega Marchetto. Sarà un vero e proprio polo di competenze e conoscenze, unite in perfetta sinergia tra loro e capace di garantire al meglio l’autonomia delle singole realtà. Questa organizzazione consente di porsi obiettivi ambiziosi: "In tre anni Mestieri rappresenterà una sezione rilevante del nostro business e raggiungerà i 100 milioni di fatturato, crescendo sia per linee interne che per linee esterne e portando un contributo rilevante a tutto il gruppo", prevede Marchetto. La società è già pronta per il lancio negli Usa e poi si inizieranno ad aprire gli showroom nelle capitali dei principali mercati: "Il 2022 servirà per realizzare l’organizzazione, nel 2023 inizieremo ad espanderci", promette Marchetto, che ha già ricevuto l’interessamento di molti piccoli imprenditori per questa soluzione. "E se non ci sarà lo spazio per consolidarli tutti, creeremo delle alleanze, dei consorzi", prospetta Marchetto, con il suo consueto entusiasmo. L’importante è coalizzare le competenze e farle volare in alto.

Elena Comelli