Giovedì 18 Aprile 2024

Inflazione e regali, la grande distribuzione teme un Natale di austerity

Aumento dei prezzi e caro energia, l'analisi di Federdistribuzione conferma un calo fiducia dei consumatori

La grande distribuzione teme un Natale di austerity

La grande distribuzione teme un Natale di austerity

Milano, 10 novembre 2022 - L'impatto dell'inflazione in vista del Natale preoccupa non poco gli operatori della distribuzione organizzata. L'analisi sul clima di fiducia è stata compiuta da Federdistribuzione che da oltre sessant’anni, riunisce e rappresenta le aziende della Distribuzione Moderna, alimentare e non alimentare, che operano con reti di negozi fisici e attraverso i nuovi canali digitali.

Analisi dei dati

I dati diffusi da Istat sulle vendite al dettaglio del mese di settembre registrano un aumento sul mese precedente (+0,5%), sia per i beni alimentari (+0,8%) che per quelli non alimentari (+0,4%). Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Ufficio Studi e Relazioni con la Filiera di Federdistribuzione: “I dati a valore delle vendite al dettaglio di settembre sono fortemente influenzati dall’impatto dell’inflazione, mentre i dati a volume indicano un significativo rallentamento in particolare per il settore food, in cui rileviamo un trend a progressivo compreso tra il -2 e il -3%. Per il mese di ottobre l’Istat conferma il trend negativo del clima di fiducia dei consumatori, che raggiunge il livello più basso da maggio 2013. Un dato sui cui incidono le aspettative negative degli italiani per la tenuta della situazione economica, sia personale che del Paese, oltre che il pessimismo sulla possibilità di risparmiare nel prossimo futuro”.

L'analisi di Federdistribuzione
L'analisi di Federdistribuzione

Le previsioni  

“È un ulteriore segnale di preoccupazione per la tenuta dei consumi nelle prossime settimane, le ultime dell’anno, fondamentali per i bilanci delle imprese della Distribuzione Moderna – ha aggiunto Buttarelli – in uno scenario critico in vista del Natale, su cui gravano inflazione e caro-energia, confermato anche dalla recente rilevazione condotta da Ipsos per Federdistribuzione sul sentiment dei consumatori: più di 3 su 5 si aspettano un Natale sottotono per la propria famiglia. Gli italiani, a causa del difficile contesto economico che stiamo vivendo, prevedono di ridurre sensibilmente i consumi legati al periodo natalizio: il 65% dichiara di voler diminuire l’acquisto di ornamenti e addobbi natalizi, il 62% spenderà meno per fare regali destinati a persone adulte, il 50% taglierà l’acquisto di prodotti alimentari tipici delle festività e il 47% ridurrà la spesa dedicata ai regali per i bambini. Un quadro preoccupante, che potrebbe anticipare l’inizio di un periodo di vera e propria crisi dei consumi nei primi mesi del 2023. Per questo è urgente che il Governo dia priorità al sostegno delle imprese e delle famiglie, tutelando specialmente le fasce a reddito più basso, per prevenire un rallentamento della domanda interna che potrebbe minacciare le prospettive economiche del sistema Paese”.

Federdistribuzione

Le imprese associate a Federdistribuzione realizzano un giro d’affari di 74,5 miliardi di euro (di cui 10,7 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 53% del totale fatturato della Distribuzione Moderna; hanno una rete distributiva di oltre 17.400 punti vendita (di cui 7.600 in franchising), danno occupazione a più di 225.000 addetti e rappresentano il 32% del valore dei consumi commercializzabili. Federdistribuzione è operativa a livello locale, nazionale ed europeo con attività mirate a creare le migliori condizioni per favorire la crescita delle aziende e per contribuire allo sviluppo economico del Paese.