Inflazione, caro-energia e fiducia in calo: l'allarme di Federdistribuzione

Consumi sempre più a rischio in vista della fine dell’anno. L'associazione: "Sostenere economicamente le famiglie e ridurre l’impatto dei costi energetici"

Spesa al supermercato (Ansa)

Spesa al supermercato (Ansa)

Milano - Le vendite al dettaglio, nel corso del mese di agosto sulla base dei dati Istat mostrano un lieve calo pari a -0,4% rispetto al mese precedente, comune sia ai beni alimentari (-0,5%), sia da quelli non alimentari (-0,3%). Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Ufficio Studi e Relazioni con la Filiera di Federdistribuzione ha così commentato: “I dati delle vendite al dettaglio di agosto sono influenzati da diversi fattori congiunturali, tra cui il periodo estivo, che ha portato le famiglie a ricercare una rinnovata normalità, e il buon afflusso di turisti in vacanza in Italia. Nonostante ciò, le vendite segnalano chiaramente un rallentamento, e considerando l’effetto della crescita inflattiva, siamo già in una fase nella quale registriamo un andamento dei volumi in flessione di oltre 2 punti percentuali, come evidenziato dal dato tendenziale”.

Per quanto riguarda l'analisi del mese successivo Buttarelli ha aggiunto: “A settembre, l’indice di fiducia dei consumatori stimato da Istat è tornato a scendere dopo il rimbalzo di agosto, raggiungendo lo stesso livello del mese di luglio, a causa del clima di incertezza per la situazione economica generale. Un dato che getta un’ulteriore ombra sulla tenuta dei consumi per l’ultimo trimestre dell’anno, periodo da significativo valore economico per le imprese della Distribuzione Moderna, soprattutto in vista delle festività. La pressione del caro-energia, che impatta fortemente sull’aumento generale dei prezzi, potrebbe mettere ancora più in difficoltà le famiglie nelle prossime settimane, con il rischio di comprimere ulteriormente il volume dei consumi. Già oggi si registra un maggior orientamento verso scelte di convenienza e risparmio, una tendenza che potrebbe avere effetti negativi sulle filiere d’eccellenza del Made in Italy”.

Federdistribuzione, da oltre sessant’anni, riunisce e rappresenta le aziende della Distribuzione Moderna, alimentare e non alimentare, che operano con reti di negozi fisici e attraverso i nuovi canali digitali. Le imprese associate a Federdistribuzione realizzano un giro d’affari di 74,5 miliardi di euro (di cui 10,7 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 53% del totale fatturato della Distribuzione Moderna; hanno una rete distributiva di oltre 17.400 punti vendita (di cui 7.600 in franchising), danno occupazione a più di 225.000 addetti e rappresentano il 32% del valore dei consumi commercializzabili. Carlo Alberto Buttarelli, infine, rivolgendosi alle istituzioni propone: “È urgente un intervento da parte delle istituzioni con misure volte sia a sostenere economicamente le famiglie, per non compromettere la domanda interna nei prossimi mesi, sia a ridurre l’impatto dei costi energetici per le imprese della distribuzione, i cui bilanci sono già gravati da molti mesi di rincari delle materie prime e di compressione dei margini per rallentare le ricadute sui prezzi al consumo e tutelare il potere d’acquisto dei consumatori”.