Giovedì 18 Aprile 2024

Le paure degli imprenditori e delle Pmi per il primo trimestre 2023

L’anno 2022 si è concluso molto bene sul fronte dei ricavi. Caro energia e materie prime hanno generato una forte compressione dei margini

Milano, 10 marzo 2023 – Nel 2022 ben 8 aziende su 10 hanno registrato performance commerciali di molto superiori al 2021, arrivando in taluni casi addirittura a raddoppiare il fatturato. Questo è il dato che emerge da un campione di 642 aziende italiane analizzato da I-AER, Institute of Applied Economic Research, sull’anno 2022.

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“Più in dettaglio - afferma Fabio Papa – docente di economia e fondatore di I-AER - è possibile affermare che l’aumento del fatturato delle imprese analizzate è stato davvero consistente: +18,3% rispetto al 2021 con ben 8 aziende su 10 che hanno registrato performance commerciali di molto superiori al 2021, arrivando in taluni casi addirittura a raddoppiare il fatturato. Questo fenomeno è visibile in modo indipendente dal settore analizzato ed è riconducibile all’enorme sforzo imprenditoriale che le aziende italiane hanno effettuato nel biennio 21-22”.

Timori per la marginalità

Ma se da un lato le imprese possono essere soddisfatte del ritorno avuto sul fronte commerciale, non si può dire lo stesso sul lato delle marginalità. Il quadro delineato da I-AER premia quindi il dinamismo commerciale degli alfieri del Made in Italy pur facendo trapelare qualche preoccupazione rispetto alla sostenibilità dell’azione imprenditoriale delle nostre imprese. “Uno dei driver che ha impattato in modo significativo sui risultati derivanti dalle nostre analisi – spiegano i ricercatori di I-AER - è rappresentato dall’inflazione, fenomeno che ha colpito in maniera straordinariamente forte non solo i privati ma anche le imprese. Infatti, ben 7 aziende su 10 dichiarano di essere fortemente preoccupate per le conseguenze generate dal rincaro dei prezzi, con particolare riferimento alle politiche che le Banche Centrali andranno ad implementare nel corso del 2023 proprio per riportare l’inflazione a livelli accettabili. Questi timori legati alla stretta creditizia già in atto, in unione al calo della redditività che si è registrato nel 2022, giustificano una ridotta propensione agli investimenti, giudicati troppo onerosi da sostenere a causa dell’innalzamento dei tassi di interesse. Tale sentiment è presente in oltre un terzo del campione intervistato”.

Le previsioni per il 2023

Le analisi presentate da I-AER, in collaborazione con Aida Partners PR, anticipano dei trend che si stanno verificando nel corso dell’esercizio 2023. Su tutti il calo generalizzato della domanda. Già a partire dal quarto trimestre 2022 si è verificato un importante rallentamento della domanda, soprattutto per l’ambito della produzione e dei servizi, con impatti importanti non solo sul fatturato ma anche sulla stessa redditività delle imprese. Questo fenomeno, si è addirittura amplificato nel primo trimestre 2023. I dati a disposizione di I-AER mostrano una evidente contrazione degli ordinativi per 6 imprese su 10, con il 40% delle imprese intervistate che subirà delle perdite economiche nei primi tre mesi dell’anno”. Dallo studio dei ricercatori di I-AER emerge che, nonostante la situazione delineata sia piuttosto critica, ci sono imprese che continuano ad andare bene anche nel corso di un anno 2023 così complicato.

Le imprese che crescono

Tra le imprese che resistono e che continuano a crescere, I-AER ha individuato tre macro-tipologie ben precise:

  • aziende operanti su clientela di fascia medio-alta
  • imprese che hanno un livello di internazionalizzazione del fatturato superiore al 70%
  • aziende iper-localizzate ed altamente dinamiche su pratiche di sviluppo commerciale.

“Da ciò – conclude Papa – si evince chiaramente che quelle società che sono dotate di una chiara strategia di sviluppo sono sostanzialmente più resilienti e in grado di contrastare l’incertezza che caratterizzerà anche l’anno in corso, periodo nel quale ci dovremo aspettare nuovi rincari dei tassi di interesse e una domanda singhiozzante almeno fino al terzo trimestre 2023”.

I-AER I-AER, in qualità di centro di ricerca dedicato alle PMI, è costantemente focalizzato sullo studio del sistema economico. Monitora, su base mensile, l’andamento di un paniere di oltre 400 piccole e medie imprese italiane distribuite sul territorio nazionale, con una concentrazione maggiore in Lombardia, Marche e Toscana. Analizza aziende, spesso a conduzione familiare, operanti all’interno della produzione, del commercio e nel mondo dei servizi. I risultati dello I-AER Index vengono diffusi su base trimestrale all’interno della community imprenditoriale dell’Istituto. Ciò permette alle aziende parte del Network di meglio indirizzare le politiche di sviluppo strategico nel medio-lungo periodo e di pianificare agilmente anche le azioni da intraprendere quotidianamente. I-AER Index si dimostra così un vademecum di dati e informazioni indispensabile per imprenditori, manager e professionisti della Piccola e Media Impresa Italiana.