Mercoledì 24 Aprile 2024

Il fascino del mare strega i giovani: boom degli ordini

PIÙ CHE UNA CONSIDERAZIONE, un manifesto: se l’emergenza pandemica ha stravolto tutto, ha curiosamente risparmiato il mondo del diportismo che nell’emergenza pandemica è diventato una sorta di "bene rifugio" per gli italiani; l’approdo sicuro per il tempo libero. E la formula rassicurante per combinare la voglia di vacanze e viaggi con il naturale istinto a evitare i grandi affollamenti balneari e a preferire vacanze più rispettose del distanziamento. Evidenza sdoganata dai numeri. E che ha felicemente sorpreso perfino Confindustria Nautica, l’associazione nata nel ’67 per rappresentare l’intera filiera legata al mare, dalla cantieristica alla componentistica e ai motori, dai servizi ai porti turistici. Lo spiega il direttore generale Marina Stella (nella foto), una lunga esperienza nel mondo finanziario prestata alla passione per un settore che definire un fiore all’occhiello del Made in Italy è un’ovvietà.

A questo punto è diventato anche un interessante osservatorio sul Belpaese che cambia: "La nostra industria nautica si è sempre distinta per artigianalità, qualità e innovazione. Adesso c’è un elemento nuovo: il Covid ha avvicinato al nostro mondo tantissimi giovani e ha messo in moto un promettente ricambio generazionale assieme a valori elevati come la sostenibilità, la riduzione dei consumi e il basso impatto ambientale dei natanti". Illuminante. Come dopo un temporale: il mondo appare più luccicante. C’è la promessa: "Lavoreremo perché questo patrimonio di attenzione e simpatia non vada disperso". E c’è la premessa: è un comparto industriale e imprenditoriale dall’invidiabile indotto. Ogni singolo addetto attiva altri dieci addetti, ogni euro investito ne alimenta sette. Senza contare la notevole ricaduta sul turismo costiero della penisola. Come dire: ottimismo che non è di maniera. A confermarlo è ancora lei, Marina Stella: "Certo, la crisi energetica ha inevitabilmente impattato sulla filiera. Ma ha dato modo alle nostre aziende di investire sulla ripresa, sull’innovazione, sulle esportazioni. E il risultato è nei fatti: molte di loro hanno un portafogli di ordinazioni che si allunga per anni".

Con un occhio ovviamente attento all’imminente appuntamento di Genova. Perché non sa cosa sia davvero il mare chi non è mai stato al Salone: per l’appeal ammiccante di un evento poroso e permeabile al nuovo; per la sua capacità di riunire e rappresentare indistintamente piccole e grandi realtà imprenditoriali della nautica. E per la bella novità in arrivo entro il 2023-2024: l’attesissimo Waterfront di Levante, novità impagabile anche per una rassegna fieristica che già oggi è considerata tra le più importanti del pianeta, assieme a quelle organizzate annualmente tra Florida, Dubai, Amsterdam e Düsseldorf.