Martedì 23 Aprile 2024

Il design sposa il mare Le sfide della ricerca

HA UN’INTELLIGENZA adattativa: è capace di prendere il meglio di quello che c’era ieri e di indicare il buono che ci sarà domani. Normale che il design, in Italia, sia diventato una sorta di collante tra passato e futuro. Ed è pure giusto che Confindustria Nautica e i Saloni Nautici abbiano voluto celebrarlo come fattore di sviluppo della ricerca, dell’innovazione, della qualità formale e tecnica e della sostenibilità. Più che un atto formale, una scelta voluta e ragionata per ricordare a tutti che dietro al successo di questo settore del diporto italiano c’è il talento. E così, anche quest’anno verrà proposta il Design Innovation Award, terza edizione e certamente non meno attesa di quelle che l’hanno preceduta, per mettere sotto i riflettori le novità e i prodotti più meritevoli, anche per originalità, tra quelli esposti al 62° Salone Nautico di Genova il prossimo settembre.

Nove le categorie previste e incluse in questo riconoscimento: i natanti a vela e quelli a motore fino a 10 metri LH; le imbarcazioni a vela e quelle a motore, le unità pneumatiche, i multiscafi, i superboat oltre i 10 etri LH, gli accessori ed equipaggiamenti nautici, infine i superyacht oltre 24 metri LH. E in aggiunta, tre Premi Speciali: all’innovazione, alla carriera e, appunto, al talento. Con una giuria composta da 7 esperti del settore e personalità della nautica, della cultura, dell’economia e del design, che dovrà esprimere il proprio parere e stabilire per l’anno 2022 una gerarchia sul valore e sulla qualità dei candidati aspiranti all’award.

C’è anche una regia di assoluto prestigio, un vero e proprio Comitato d’Indirizzo, che ha il compito di delineare le linee guida del Premio, di stabilire l’ammissibilità o meno dei prodotti presentati e di dare garanzie sulla bontà della selezione e sull’indipendenza dell’organismo che alla fine sarà chiamato ad indicare i vincitori nelle varie categorie. Sullo sfondo del Design Innovation Award, la convinzione della Confindustria Nautica e de I Saloni Nautici che a dare credibilità all’intero settore sia la competenza di chi studia le forme e l‘estetica delle imbarcazioni ma anche la loro funzionalità e utilità, la loro sostenibilità e la loro capacità di ridurre al minimo il consumo e quindi lo spreco di energia. È il design che diventa fattore di sviluppo: mettere in acqua natanti ed equipaggi funzionali ma anche sapienti. Che affrontano il tempo che passa. E si attrezzano per sopravvivergli. p. g.